Candidature, il Pd alla prova della direzione. Cennamo non decide: tocca al livello regionale? – IL CIRIACO

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La situazione è talmente complicata che la direzione regionale del Pd, in programma questo pomeriggio in via telematica, potrebbe anche decidere di…non decidere. Già, il, nodo delle liste in casa dem è più stretto di quello che si immagina ed anche l’Irpinia sta contribuendo non poco ad agitare le giornate dei democratici campani e del loro gruppo dirigente. In teoria la riunione di questo pomeriggio dovrebbe servire ad approvare le liste del partito alle prossime regionali, ma nella realtà c’è più di una possibilità che le decisioni da assumere vengano rinviate (almeno quelle più spinose), sfruttando cosi i dieci giorni che restano per una mediazione che, a questo punto, si sposterebbe sui tavoli regionali e nazionali. I democratici di casa nostra, rappresentati dal commissario Aldo Cennamo, come detto, hanno la loro bella gatta da pelare ovvero individuare la seconda candidatura al maschile dopo quella dell’uscente Maurizio Petracca. La sfida è la solita e cioè quella tra l’ex presidente del consiglio comunale di Avellino, Livio Petitto e l’attuale amministratore unico di Alto Calore Servizi Michelangelo Ciarcia. Un rebus che forse neanche oggi sarà risolto visto che il commissario del Pd irpino, cui spetta il compito di proporre al voto della direzione i quattro nomi della lista, non farà alcuna preferenza limitandosi a descrivere lo stato dell’arte lasciando che sia il livello regionale a farsi carico della questione. In realtà le trattative stanno andando avanti anche a livello romano perché da tempo i riferimenti dei due potenziali candidati stanno lavorando per arrivare nella stanza dei bottoni al Nazareno e conquistare il diritto a scrivere il proprio nome nella lista ufficiale del partito. Resta dunque sospesa la decisione: chi tra Petitto, da tempo al lavoro per la candidatura con un numero importante di amministratori al seguito e il sostegno del sindaco di Avellino piuttosto che dell’onorevole De Caro con cui (dicono) ci sia un po’ di freddo e Ciarcia, espressione di Areadem, un percorso lineare dentro il Pd? Forse non lo sapremo oggi e nemmeno riusciremo a capire quanto di vero c’è nelle voci che vorrebbero, da un lato, Petitto candidato in quota Zingaretti e dall’altro, invece, Ciarcia “preferito” con l’appoggio del livello regionale (ovvero dello stesso De Luca con una mossa che ha tutta l’intenzione di contrapporsi al sindaco Festa ma anche a De Caro). Quello che invece potrebbe essere stabilito dalla direzione è un aumento delle deroghe per le candidature nelle liste civiche. Il Pd avrebbe verificato che a fronte di numerose richieste di candidatura (anche a Caserta e Salerno pare abbiano lo stesso problema) il numero previsto è decisamente insufficiente e dunque pur senza arrivare ad una deregulation, i margini per la concessione della deroga saranno allargati. In questo modo anche chi sarà escluso tra Petitto e Ciarcia potrebbe, se lo volesse, traslocare in una delle civiche. Ipotesi questa già rigettata da Ciarcia mentre Petitto non ne ha mai parlato espressamente perché si è sempre detto convinto che sarebbe stato candidato nella lista del Pd. Insomma, nessuno dei due fa un passo indietro e cosi siamo tornati al punto di partenza.



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