Il mercato è finito: dai fuochi d’artificio alle seconde scelte. Rosa ridotta, ma i dubbi restano

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Il lungo mercato estivo è terminato ieri a mezzanotte, con l’ultimo sussulto quasi sul filo di lana: la rescissione di Michele Marconi (l’unico vero guizzo della due giorni milanese). Rimangono in rosa tre esuberi: Llano, che sembrava avere mercato in Lega Pro e che alla fine è rimasto deluso e senza posto in lista; Dall’Oglio, che potrebbe rescindere nei prossimi giorni e accasarsi alla Reggina e Thiago Cionek.

Il borsino del mercato dei lupi

Quattordici i confermati, quasi tutti titolari; dieci i volti nuovi, diciassette le partenze. Uno degli obiettivi della triade Perinetti-Condò-Strano è stato raggiunto: cedere a titolo definitivo il maggior numero di esuberi (gli unici che torneranno alla base saranno Pane, Maisto e D’Angelo) e sfoltire la rosa.

Il mercato dell’Avellino è partito forte, a passo spedito: subito Iannarilli e Tribuzzi, poi Sounas, quindi il cambio di passo low cost (Vano, Cancellieri, Toscano) fino al “boom” Redan, acquistato dal Venezia a peso d’oro. Infine Enrici, corteggiato a lungo (pure troppo), strappato a fatica a un Taranto che, nel frattempo, si liberava di tutti gli altri big senza battere ciglio.

Le perplessità di un mercato dai due volti

Rimangono delle perplessità: poteva servire un rinforzo in più in difesa (l’unico è stato Enrici, preso nel penultimo giorno di mercato, si poteva fare qualcosa in più per Scognamillo? Chissà) e trattare sicuramente meglio il capitolo Sannipoli, prima confermato, poi messo sul mercato, poi di nuovo riabilitato (perché nel frattempo Ricciardi ha preferito farsi da parte) e schierato titolare per necessità, quindi nuovamente sul mercato. Si è provato a scambiarlo con Viteritti col Monopoli, non se n’è fatto nulla per le resistenze dell’ex Latina. All’Avellino rimane un calciatore scontento, che non sente la fiducia di allenatore e dirigenza, ma che probabilmente giocherà titolare per l’assenza di Tribuzzi. Non il massimo della vita.

A centrocampo è arrivato Sounas, ma si è puntato sulle seconde scelte, non riuscendo ad arrivare agli obiettivi principali (Capomaggio e Costa). Sono arrivati i meno costosi Toscano (già fermo ai box) e Cancellieri, che ha tutto da dimostrare. In avanti Redan sarà chiamato a sostituire Sgarbi, ma rimane l’incognita ruolo e caratteristiche in un 3-5-2 che potrebbe limitare la sua qualità (e quella di Russo).

Un altro dubbio riguarda le condizioni fisiche di Patierno, che ha rinnovato il suo contratto spazzando via le sirene provenienti da Carrara, ma che è ancora alle prese con i guai al ginocchio che lo hanno condizionato nell’ultima parte della scorsa stagione e costretto a cure specifiche a Cesenatico. Titolare inamovibile per Pazienza, al momento non è al top e forse neppure a mezzo servizio.



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