Crisi idrica, continuano le interruzioni: oggi a secco Frigento, Gesualdo, Nusco e Lauro

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Altro giro, altra corsa. Un nuovo capitolo, di questo romanzo a puntate che è l’emergenza idrica in Irpinia, oggi riguarda l’interruzione del servizio riguarda le infrastrutture sotterranee che attraversano i Comuni di Frigento, Gesualdo, Nusco e Lauro. Che, ovviamente, insieme ad un’altra quarantina di Comuni limitrofi, anche oggi resteranno senza acqua. Come sta accadendo dall’inizio di questa, tormentata, estate appena finita. Il Comitato “Uniamoci per l’acqua”, intanto, parla di una “avventura di ogni giorno per gli abitanti della provincia di Avellino”. E di “un rituale che scandisce le nostre giornate”. Mentre l’Alto Calore fa sapere che, questa volta, l’interruzione è dovuta ad una riduzione dei gruppi sorgentizi. Anche se, però, si tratta di perdite di acqua che esce dalle tubature, più che malandate, che scorrono sottoterra.

Quella trovata dall’ente che dovrebbe custodire un bene preziosi e pubblico, quale è l’acqua, secondo “Uniamoci per l’acqua”, è “una formula magica che sembra nascondere un mistero più grande dell’universo. Saranno gli elfi che giocano a nascondino con l’acqua o forse è un complotto per farci bere meno caffè?”. Meno ironicamente, continua il Comitato, che intanto continua a raccogliere le firme, in giro per la provincia, per la mozione presentata anche ai politici irpini, di tutti gli schieramenti, “riempiamo bottiglie, accumuliamo scorte e cerchiamo di capire se l’acqua che esce dal rubinetto è ancora potabile o se dobbiamo iniziare a coltivare le alghe”.

Poi si rivolge ai sindaci: “Dove sono? Forse sono impegnati a cercare una fontana magica o a negoziare con gli elfi dei gruppi sorgentizi. Oppure, più probabilmente, sono impegnati a leggere i bollettini dell’Alto Calore con la stessa rassegnazione dei cittadini. E’ ora di dire basta a questa situazione surreale. L’acqua è un diritto fondamentale e non un privilegio. Chiediamo con forza interventi risolutivi per risolvere definitivamente il problema delle continue interruzioni idriche”. Inoltre si chiede, ad Alto Calore e primi cittadini, di “assumersi le proprie responsabilità e garantire un servizio idrico efficiente e continuo”. Perché è “inaccettabile” che, i cittadini, debbano subire i disagi di questa situazione. Un’altra, precisa, richiesta la fanno al prefetto di Avellino, di intervenire con urgenza per porre fine a questa emergenza.

In particolare, quando il prossimo due ottobre, nella riunione a palazzo di Governo, delle ore 11.30, in occasione del G7. “Venga posta all’attenzione del ministro dell’Interno, la grave situazione idrica della provincia di Avellino e parte del beneventano. E’ “fondamentale “, infatti, che le istituzioni nazionali si facciano carico di questa interminabile emergenza e “si assumano le proprie responsabilità. In modo da destinate risorse adeguate per risolvere questo problema cronico”.



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