Regionali, intesa Popolari-Fare Democratico: tre candidati ai demitiani, fuori Grillo – IL CIRIACO

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Il countdown dice meno quattro e restano ancora molti i nodi da sciogliere. Il quadro delle liste ai nastri di partenza della prossima campagna elettorale per le regionali non è ancora definito. E all’’interno delle stesse liste ci sono ancora delle caselle vuote. E’ soprattutto nel centrosinistra che ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. In primo luogo la riduzione del numero delle liste che De Luca vuole per evitare problemi di “gestione” della maggioranza in seguito. Un aiuto in tal senso è arrivato dall’intesa raggiunta tra i Popolari e Fare Democratico, accordo sancito ieri pomeriggio e valido sull’intero territorio regionale. In Irpinia la proporzione sarà di tre a uno per i centristi di De Mita che, oltre a Pino Rosato, dovrebbero schierare anche il vicesindaco di Atripalda Anna Nazzaro e l’avvocato Raffaela Manduzio di Ariano Irpino. Per Fare Democratico, invece, dovrebbe correre Giovanni D’Avanzo, ex assessore ad Avella e dunque non sarà della partita il sindaco di Chianche Carlo Grillo che pure aveva annunciato la sua volontà di essere ai nastri di partenza della campagna elettorale ma sulla cui decisione finale ha certamente influito la vicenda del Biodigestore. Il piatto forte della vicenda, ovviamente, riguarda la lista del Partito Democratico. E’ trascorso un altro giorno ma in casa dem non si è mosso nulla: Michelangelo Ciarcia e Livio Petitto sono ancora sospesi cosi come la quota rosa e i posti nelle civiche. L’escluso potrebbe usufruire della deroga per farne parte ma il problema sarebbe tutto politico. Anche Democratici e Progressisti è vicina alla quadra: oltre a Francesco Todisco sono state individuate le due donne (Maria Teresa Cipriano e Nadia Santamaria) mentre per la seconda candidatura maschile resta in piedi l’ipotesi del sindaco di Teora Stefano Farina. Nel centrodestra, invece, giochi fatti quasi ovunque. Resta da verificare come si chiuderà la vicenda dell’accorpamento tra la lista Caldoro presidente e l’Udc. Gargani resta perplesso ma appare difficile stoppare un’intesa che dovrebbe portare Carmine De Angelis e Ugo Maggio nella stessa lista mentre si sta lavorando per le candidature in rosa (lo stesso Gargani avrebbe detto no alla candidatura di Antonia Ruggiero).



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