Per il consulente la “concreta attitudine lesiva” non appare calzante nel caso di specie, in quanto fraintendibile come effettiva volontà offensiva nella produzione delle lesioni da arma bianca, cosa che, invece, non è evocabile con certezza oltre ogni ragionevole dubbio nel caso in esame”.
In conclusione – secondo il perito – appare necessario specificare che la “forza viva” produttiva delle lesioni da arma bianca è da intendersi come energia cinetica di non notevole entità, la cui “concreta attitudine lesiva” deve riferirsi ai reciproci movimenti degli attori nel corso di una colluttazione e non propriamente a un’azione di offesa.
L’avvocato Gerardo Santamaria, difensore di parte civile, ha concentrato le sue domande al perito sulla posizione delle ferite sul corpo di Bembo, sottolineando che queste erano presenti anche sulla schiena della vittima.
Gli avvocati Gaetano Aufiero e Stefano Vozzella hanno messo in evidenza la provenienza delle conclusioni del medico.
La prossima udienza è attesa per l’11 dicembre 2024. Quella successiva, invece, è attesa per il 15 gennaio 2025.