“Sarà importante anche quello che faremo dopo l’evento” – Corriere dell’Irpinia

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Grottaminarda – Il G7 di Mirabella Eclano si avvicina e i sindaci irpini si preparano all’incontro in Prefettura, il prossimo due ottobre, che in pratica segnerà l’inizio del meeting mondiale dei ministri dell’Interno italiano, e di quelli di Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Stati Uniti d’America e Canada. Si discute sulla opportunità, o meno, di organizzarlo da queste parti, voluto evidentemente da Matteo Piantedosi, che cosa resterà. Ma se ne parlerà il giorno dopo la conclusione, il quattro ottobre. Intanto interviene il primo cittadino di Grottaminarda, Marcantonio Spera, che parla anche del contro G7 che si svolgerà, negli stessi giorni, tra Atripalda e la cittadina ufitana dove ci saranno associazioni studentesche, le Acli, Arci, Libera, Sinistra Italiana e Rifondazione. “Ritengo che l’evento del G7 – esordisce Spera – rappresenti un momento importante per tutte le nostre Comunità in un momento storico significativo e speciale per tutta l’Irpinia e per la Valle dell’Ufita”.

“Tante le motivazioni positive e pregnanti dal punto di vista mediatico con possibili ricadute d’immagine (al di là della impietosa e fallace fotografia rappresentata con faciloneria e miopia dalla politica abituata a sacralizzare più la miseria che la dignità), ed economiche, nel senso più lungimirante e concreto di una rinascita possibile, già iniziata e alla portata di una terra forte bella e orgogliosa quantunque martoriata in un passato remoto e recente da tante classi dirigenti non all’altezza, senza voler usare altri termini. Per me uomo di sinistra non servono una contrapposizione politica fine a se stessa, uno scandalismo qualunquista per compensi economici, interventi cosmetici territoriali ed effimere vetrine elettorali per etichettare come negativo un evento che può far decollare il nostro territorio nel mentre esso finalmente sta spingendo i motori sulla pista giusta”.

“Stiamo vivendo finalmente una dimensione positiva cogliendo occasioni d’oro sincrone per percorrere un percorso virtuoso. Per una volta abbiamo la possibilità di costruire, senza dover ricostruire dopo una catastrofe, mutuando una cultura e una intelligenza illuminata”. Quindi si sofferma sulla necessità di un G7 alternativo perché “c’è sempre bisogno di un ‘contro G7’ pungente, stimolante, di denuncia per destare attenzione e interesse su temi seri e necessari, ma con modalità serie e costruttive, nobili e credibili, oneste, giuste. L’Irpinia merita un’altra rappresentazione che saprà narrare, accanto alle conquiste recenti come la Stazione Irpinia e la Piattaforma logistica, come le eccellenze enogastronomiche e industriali, come la riscoperta della nostra storia, della nostra cultura e della nostra identità. Un popolo fiero che saprà ospitare e proporre se stesso al mondo, magari anche proponendo istanze e proposte forti e controcorrente. Certamente abbiamo già maturato la consapevolezza di non abbandonarci al vittimismo, al complesso di inferiorità e alla sudditanza psicologica, e intrapreso la via dell’apertura politica e culturale del confronto continuo con tutti gli enti per guadagnarci i nostri spazi rifuggendo alla riconoscenza gratuita del servo verso il padrone”.

“In quest’ottica il ‘dopo G7’ sarà importante e noi tutti saremo messi alla prova. Gli incontri formali saranno avranno il loro significato specifico e di rappresentanza ma il prima, il dopo e l’altro G7 quello già recitato, quello in divenire, quello che verrà e quello che capitalizzeremo dipenderà dalla nostra intraprendenza. Io parteciperò a due incontri, uno in Prefettura ed uno di festeggiamenti che cercherò di interpretare da sindaco per la mia terra, sperando di cogliere occasioni importanti per il bene comune”.



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