Dopo il G7 il ministro Piantedosi in visita al Parco Archeologico di Aeclanum

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di Ridolfo Picariello

MIRABELLA ECLANO – Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha voluto visitare il Parco Archeologico di Aeclanum, che ha raggiunto a piedi, lungo via Passo, fino ai più recenti scavi della “Via Appia”, che da alcuni mesi risulta iscritta nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Una uscita effettuata dopo aver concluso i lavori del G7 e salutato le delegazioni internazionali. Ha chiesto ed ha voluto conoscere ogni dettaglio, in particolare sulla nuova campagna di scavo dal direttore del Parco, Mario Cesarano, dalla Responsabile Brunella Famiglietti e dall’Archeologa Sandra Lo Pilato.

E’ stato accompagnato dal sindaco, Giancarlo Ruggiero, dall’assessora ai Beni Culturali, Raffaella Rita D’Ambrosio, e altri componenti dell’amministrazione comunale, e naturalmente dal prefetto Rossana Riflesso con il suo staff, il questore Pasquale Picone con altri funzionari di polizia, e i tecnici dell’Ingv che stanno collaborando alle ricerche archeologiche con i geo radar.

Una visita molto istruttiva per il Ministro e gli altri importanti ospiti. E quindi hanno conosciuto, nei dettagli, la storia ed i lavori effettuati e da fare ancora del Parco Archeologico di Aeclanum. Il complesso si affaccia sulla “Via Appia”, la Regina Viarum. La nascita del centro di Aeclanum, fondata dalla tribù sannita degli Irpini, risale alla fine del III secolo a.C.; lo storico Appiano parla della sua prima fortificazione, che era di legno, incendiata dal dittatore Silla nell’89 a.C, durante la Guerra Sociale contro Mario. In seguito, verso l’87 a.C. la cinta fu ricostruita contestualmente all’istituzione del municipium con diritto al voto e l’iscrizione alla tribù Cornelia. Nella prima metà del 1900 furono eseguiti i primi scavi archeologici che misero in luce i resti e le tracce di costruzioni risalenti al periodo imperiale.



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