Ak’chamel e Shaboos, dagli Usa al Mediterraneo nel segno dei ritmi psichedelici

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Un concentrato di psichedelia cabalistica che diventa strumento per cercare il senso più profondo della natura simbolica dell’esistenza. E’ il senso della musica degli Ak’chamel, di scena il 25 ottobre al Casino del Principe. Arriveranno dal Texas per raccontare con il loro folklore lisergico la vita del deserto. Allo sciamanesimo occulto degli americani, Sometimes Collective affiancherà la psichedelia mediterranea degli Shaboos: il suono dell’Anatolia centrale che si sporca con il sentimento locale per creare un nuovo sound meticcio.

Con un mix di folk psichedelico, sonorità esoteriche e atmosfere sciamaniche, quello di Ak’chamel è più di una live di una semplice band: è un viaggio ipersensoriale verso mondi sconosciuti.

Dalla fusione di tradizioni arcaiche e avanguardie moderne nasce il suono che sembra provenire dalle viscere della terra, fatto di ritmi iterativi e melodiche essenziali.

Ak’chamel, The Giver of Illness è un duo enigmatico proveniente da uno stato di confine. Esibendosi in costumi e maschere fatti in casa, hanno suonato in festival in varie città degli Stati Uniti guadagnando l’attenzione internazionale da Vice, The Wire, Tiny Mix Tapes, Consequence of Sound e molti altri. Hanno accumulato oltre 10 album di cassette e 1 film completo VHS.



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