il primo atto di Giunta? Già fatto, lo stipendio agli operai – Corriere dell’Irpinia

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Il primo atto? La riunione di giunta, che ha deliberato sull’anticipazione di cassa per lo stipendio agli operai forestali. E’ accaduto la sera stessa del giorno dell’avvenuta elezione del nuovo esecutivo con il presidente Amado Delli Gatti, sindaco di Torella dei Lombardi. Stiamo parlando della Comunità montana Alta Irpinia, che lunedì sera ha già visto il primo atto, perché, dice il neo-presidente, «noi siamo un organismo senza padrini né padroni, ma servitori di un unico dominus, i 36mila abitanti che fanno parte dei sedici comuni della comunità montana Alta Irpinia. All’interno dell’ente, si contano quasi 130 operai a tempo determinato che lottano da anni per la stabilizzazione. Questi sono i fatti a cui dobbiamo rispondere, assieme ai problemi legati al territorio».

Nessuna posizione ideologica, nessuna impronta politica, ribadisce il presidente: «Sono mosso dalla volontà di dare un contributo, e sono certo che ce la metteremo tutta, anche assieme a chi non ci ha votato ( i sette sindaci astenuti contro i nove favorevoli, ndr), e tutte le decisioni che prenderemo non saranno certo di imperio, ma dettate da quella volontà di affrontare i problemi».

Torella dei Lombardi ha già un suo ruolo. Anzi, più di uno. Lo spiega il sindaco: «Quando sono stato eletto sindaco, nel 2016, la città dell’Alta Irpinia era nella sua fase operativa. Torella è capofila in un ambito, sui 25 comuni afferenti. E lo è anche per il contratto del fiume Ofanto. Ebbene, per questo aspetto ho lottato perché il progetto fosse calato su tutta l’asta fluviale campana, non solo su quella che arriva a Conza della Campania, come intendeva la Regione. Alla fine l’ho spuntata. Questo per dire che non ho mai pensato che lo sviluppo fosse legato ad un ambito geografico limitato».

Eppure dall’Alta Irpinia, anni fa fucina di idee e di spinte propulsive, non sembrano arrivare segnali interessanti, negli ultimi tempi. Per il presidente non è così: «Direi invece che tutti i 25 sindaci della Città dell’Alta Irpinia e i 16 della Comunità montana stanno lavorando più intorno ai fatti e meno intorno alle parole. C’è una ricerca di collaborazione fra tutti, sui vari livelli che interessano il territorio».

Ma le divergenze non sono mancate, proprio sull’ultima vicenda della comunità montana.

«Non la vivo in questi termini. Abbiamo piuttosto presentato una proposta alternativa, rispetto alla quale si sono formate una maggioranza e una minoranza, non parlo di opposizione. Una maggioranza ha ritenuto di sostenere la mia proposta rispetto ad un’altra altrettanto rispettabile».

Gli ultimi passaggi politici non sono stati sereni. Lei prende il posto di Marcello Arminio.

«In Consiglio generale ha detto quel che pensa. A lui esprimo la mia gratitudine, e so che sarà punto di riferimento, un valido consigliere, e sarà un punto fermo che ci aiuterà a traghettare questa fase».

 



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