Autorizzazioni per opere e lavori sui beni culturali, l’Ordine degli Architetti scrive alla Sovrintendenza: necessario potenziare gli uffici

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A segnalare le notevoli difficoltà nell’espletamento delle pratiche da parte degli Uffici della sezione della Sovrintendenza di Avellino dovuto alla carenza di personale interno e alla probabile non efficace organizzazione è il presidente del Consiglio dell’Ordine degli architetti Erminio Petecca. Il riferimento è al rilascio autorizzazioni per l’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere sui beni culturali

Nella nota inviata alla Sovrintendente Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino Raffaella Bonaudo e al Ministro della cultura Alessandro Giuli”Nel merito si segnala: il mancato riscontro da parte degli Uffici, con invio di ricevuta di avvenuto protocollo delle istanze trasmesse a mezzo PEC; il mancato rispetto da parte degli Uffici, di quanto disposto dall’art. 7 e 8 della Legge 241/90 e ss.mm. ii. (Comunicazione di Avvio Procedimento, Nomina del Responsabile del procedimento); il mancato riscontro alle istanze inoltrate, molte delle quali risultano aver superato il termine dei 120 giorni; la mancata indicazione degli orari di ricevimento al pubblico con indicazione degli eventuali giorni”.

Si ribadisce come “tale condizione genera un forte danno ai professionisti impegnati nel settore, sia economico che di immagine, impossibilitati a programmare gli interventi e a dare risposte ai committenti. Allo stesso modo crea disagi agli Enti, in particolari ai Comuni, che rischiano di veder compromessi finanziamenti a causa del non rispetto dei termini così come i privati impossibilitati a intervenire sui propri immobili. Si evidenzia a tal proposito come ad esempio le procedure legate all’attuazione del PNRR abbiano delle tempistiche stabilite e ristrette. L’attuale condizione, che ha ormai raggiunto un livello di ordinarietà comporta la consequenziale disattesa, di certo non per la propria volontà, dei principi fissati dal d.lgs. n.42 del 2004 ovvero garantire “attività concernenti la conservazione, la fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale”. Di qui la richiesta di un intervento urgente, con il potenziamento degli uffici e il rispetto dei principi fondamentali che dovrebbero caratterizzare la Pubblica Amministrazione ovvero l’efficacia e l’efficienza.

 



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