di Laura Della Pasqua
1. Perché le infezioni alle vie urinarie sono diventate più frequenti?
2. Ultimamente ho sempre bisogno di fare un riposino al pomeriggio. Come mai?
3. Gli occhi si stancano facilmente. Mi date un consiglio?
1. Perché le infezioni alle vie urinarie sono diventate più frequenti?
Gli ormoni estrogeni influenzano l’acidità dell’ambiente vaginale, indispensabile per impedire la crescita di batteri e fungono quindi da barriera alle infezioni. Con la menopausa si ha un calo ormonale, un aumento del ph vaginale e una conseguente proliferazione batterica. Le pareti dell’uretra (il tratto finale delle vie urinarie) si assottigliano, provocando una minore capacità di continenza, una maggiore probabilità di infiammazioni dopo i rapporti e bruciori durante l’atto di urinare dovuti anche a una maggiore vulnerabilità ai patogeni come Escherichia coli. Gli antibiotici sono i rimedi di elezione per curare le infezioni del tratto urinario, ma anche alcuni integratori possono aiutare a prevenire tali problematiche.
I probiotici comunemente noti come “fermenti lattici” sono considerati “batteri amici” in quanto sostengono l’equilibrio della flora intestinale. Mantenere la flora batterica in salute si è dimostrato utile per sostenere le normali attività del tratto intestinale e per prevenirne le infezioni, con riflessi positivi sulla microflora vaginale e sul tratto urinario. Il mirtillo rosso (o cranberry) è una pianta che ha evidenziato una certa utilità nella prevenzione delle recidive di cistite e di altre infezioni del tratto urinario. Sembra che alcuni composti presenti nel mirtillo rosso inibiscano l’adesione dei batteri alle pareti della vescica creando un film protettivo. L’uva ursina è una pianta nota per favorire le normali funzionalità delle vie urinarie.
2. Ultimamente ho sempre bisogno di fare un riposino al pomeriggio. Come mai?
La menopausa in alcune donne può portare a una sonnolenza diffusa legata a una sensazione di stanchezza durante la giornata che richiede il classico break pomeridiano. Anche se questo “riposino” può risultare salutare perché rilassante, bisogna evitare che si protragga a lungo mettendo poi a rischio la capacità di addormentarsi di notte. I disturbi del sonno notturno sono un altro fastidio della menopausa legati soprattutto alle vampate e alla eccessiva sudorazione.
Contro la stanchezza è importante non eccedere nel cibo pesante, ricco di grassi e zuccheri. Per vincere la stanchezza e la continua sonnolenza accompagnata da svogliatezza, è utile mantenersi attivi. Se la tentazione è sdraiarsi sul divano, meglio fare una camminata anche di 15-20 minuti che aiuterà ad aumentare i livelli di energia. In generale, andrebbe praticata una regolare attività fisica adatta alla propria persona. Lo stress determinato dal passaggio a questa nuova fase della vita, influenza la sensazione di stanchezza, di non riuscire a farcela anche nelle abitudini quotidiane più semplici. Ci sono rimedi naturali come la rodiola, l’eleuterococco e il ginseng che hanno un’azione adattogena, cioè supportano l’adattamento dell’organismo allo stress. È fondamentale seguire un’alimentazione varia ed equilibrata, riducendo i carboidrati semplici a favore di quelli complessi (es. cereali, banane, pasta o pane integrali) da assumere spesso e in piccole quantità, al fine di stabilizzare la concentrazione di zuccheri nel sangue e mantenere costante l’energia.
3. Gli occhi si stancano facilmente. Mi date un consiglio?
Il cosiddetto occhio stanco è dovuto ad un affaticamento visivo legato sia allo sforzo di continua messa a fuoco per molte ore davanti a un monitor/display/libro, sia alla possibile irritazione della superficie oculare per un non adeguato rinnovo del film lacrimale. L’ipolacrimia, la ridotta produzione di lacrime, può presentarsi in menopausa, perché con il calo degli estrogeni, le ghiandole lacrimali non producono una sufficiente quantità di soluzione acquosa, in grado di mantenere idratata la superficie oculare. Questo può determinare l’occhio secco e la stanchezza oculare.
Si possono usare le lacrime artificiali (colliri), salviette o schiume per la pulizia delle palpebre ed eventualmente integratori. Sarebbe opportuno evitare l’uso prolungato di dispositivi elettronici come smartphone, computer o tablet. Per far riposare gli occhi quando la vista è particolarmente affaticata, si può ricorrere anche a una sorta di ginnastica oculare. Inspirate ed espirate lentamente, assicurandovi che non trapeli luce. Concentratevi sul respiro per almeno 5 minuti, rilassando i muscoli del volto e degli occhi. Togliete lentamente le mani e riaprite gli occhi. Questo esercizio è ottimo come rilassamento.
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