di Ilaria Perrotta
Prova a chiudere gli occhi e andare indietro nel tempo: tra le mani hai il tuo primo cosmetico. Qual è? Probabilmente un gloss. Chi è stata adolescente negli anni Ottanta ricorda di certo i Bon Bon Malizia, le ragazze degli anni 90/2000, invece, non uscivano di casa senza rivestire a specchio le labbra con gli oggi iconici Juicy Tubes di Lancôme. E nel 2024, dopo che per decenni li abbiamo lasciati a prendere polvere nel fondo di una borsa, i lip gloss sono sulla cresta dell’onda.
La Generazione Z, ora, impazzisce per il Peptide Lip Tint di Rhode, beauty brand della seguitissima Haley Bieber, e su TikTok il lucidalabbra si conferma la grande star tra i prodotti make-up. Addirittura, l’amore delle ragazze nei confronti di questo cosmetico ha superato i classici contenuti, ovvero recensioni e tutorial: oggi in video se ne mostrano le collezioni personali, tesori così ricchi da richiedere l’utilizzo ad hoc di organizer per il trucco.
«È dipendenza da gloss», spiegano diverse creator.
Piccolo grande lusso
L’entusiasmo che suscitano questi nuovi prodotti da collezione li ha resi degli status symbol versione tascabile, complice anche l’attuale momento di recessione economica: «Dopo periodi di crisi di tutti i tipi (dalle sociali a quelle personali), c’è voglia di ritrovare il piacere, partendo da piccoli gesti identitari, come quello di truccare le labbra. È come dire agli altri “questa sono io, guardatemi, io esisto”. È un modo per ritrovare il controllo, partendo dalla cura del proprio aspetto e riaffermando la propria identità», afferma Paola Pizza, psicologa della moda.
«Come ho scritto nel mio libro Psicologia dello shopping (QuiEdit) “la bocca è la parte del corpo più collegata alla sessualità e al piacere”. Credo che nel trend attuale del lucidalabbra sia presente il desiderio di lanciare un messaggio seduttivo (anche se in modo più sfumato rispetto al rossetto), insieme a quello di partecipare a un rito collettivo. Sui social assistiamo a fenomeni di contagio emotivo che portano ad aspirare e a emulare ciò che desiderano gli altri. L’atto poi di collezionare diversi tipi di gloss fa pensare al desiderio di controllare le proprie ansie identitarie e prestazionali, attraverso il possesso degli oggetti, da mostrare ed esibire su TikTok».
Bacchetta magica formato cosmetico
Più facile da usare rispetto al lipstick pur, il gloss ha anche un costo più basso: in un momento di recessione economica, può essere confortante sapere di poter indossare lo stesso prodotto che sfoggiano star, modelle e it girl, senza spendere una fortuna.
Oggi, infatti, si parla di lip gloss index: è dai tempi del crollo delle Twin Tower a New York che circola la tesi secondo cui, durante periodi difficili, si è più propensi ad acquistare piccoli beni di lusso a prezzi accessibili. Ma se nel 2001 e, indietro negli anni ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, a essere in vetta è stato il rossetto, il cui acquisto saliva di pari passo al crollo dei dati finanziari, oggi, secondo i dati riportati da Cosmetica Italia, i prodotti per il trucco labbra hanno aumentato le vendite del +14,6% e, in particolare a essere richiestissimo è il gloss.
L’upgrade delle formule attuali
Inventato nel 1928 da Max Factor (al tempo si chiamava pomata per labbra), a distanza di quasi un secolo è ancora un “mai più senza”. «Viaggio molto in treno e in aereo e, ogni volta, incrocio una ragazza che si applica il lip gloss. È un gesto automatico, che si fa senza nemmeno guardarsi allo specchio. A differenza del rossetto, il lucido regala un senso di freschezza golosa alle labbra», racconta Luca Mannucci, Official Make Up Artist Deborah Milano.
La beauty evolution, poi, ha portato a prodotti sempre più performanti in termini di brillantezza, “vestibilità” e trattamento. È quella che viene chiamata skinification delle labbra, ovvero cosmetici a metà strada tra trucco e cura. Tanti in commercio, oggi, i gloss le cui formule sono arricchite con ingredienti tipici dei prodotti di cura della pelle come oli naturali, ma anche peptidi e ceramidi.
Tanto che il lipgloss è diventato lip treatment: «Quelli di ultima generazione non sono più sticky e fastidiosi come nel passato grazie alla presenza di acido ialuronico, complessi vitaminici e oli super confortevoli. Oltre a lucidare, per via di texture morbide e confortevoli, idratano, nutrono, colorano leggermente, dando anche l’illusione di ingrandire le labbra. In genere si applicano senza matita, anzi, grazie alla loro trasparenza si stendono anche sui contorni delle labbra e sull’arco di Cupido per un effetto più rimpolpante. Adesso il trend più in voga vuole definire le labbra con una lip pencil in toni più scuri in combo con il gloss», continua l’esperto.
Una dritta in più per applicarlo? «Quello trasparente può funzionare anche per un wet make-up, perciò picchiettato con le dita sulla parte più alta degli zigomi». Come un grande amore, però, è sentire sulla bocca i suoi baci avvolgenti (e per giunta idratanti) che non sono mai abbastanza.
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