La Sagra delle sagre di Sant’Angelo dei Lombardi riparte dal valore delle radici e dall’universo del volontariato. La sfida resta ripopolare le aree interne

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Sceglie di partire dal valore del radici “La Sagra delle Sagre”, rassegna interregionale dedicata all’enogastronomia, all’artigianato, al turismo, all’ambiente e al territorio, alla sua XXIII edizione, in programma dal 15 al 17 novembre a Sant’Angelo dei Lombardi, organizzata dalla Pro Loco Alta Irpinia con il patrocinio della Regione Campania, dell’amministrazione comunale di Sant’Angelo dei Lombardi, della Confartigianato Regionale e Provinciale, del Cesvolab Irpinia Sannio ETS, della Confraternita della Misericordia di Sant’Angelo dei Lombardi, dell’Impresa Sociale “Carmasius”, dell’UNPLI Avellino e della diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi. Questa mattina la presentazione, presso la sede del Cesvolab Avellino Sannio, nel corso di un incontro moderato dalla giornalista Marina D’Apice. E’ il presidente della pro loco Alta Irpinia Tony Lucido a sottolineare come a caratterizzare quella che è ormai una rassegna consolidata “sarà il gemellaggio con il Cesvolab Avellino Sannio a cui si affianca anche l’impegno nella promozione del turismo di ritorno nell’anno del turismo delle radici. Attraverso la tipicità dei prodotti, l’attenzione a tradizioni e costumi del territorio valorizziamo la memoria d’Irpinia. Abbiamo scelto ancora una volta di accogliere le sagre dei diversi comuni del territorio, dalla castagna e dal tartufo di Bagnoli al carmasciano di Rocca San Felice. La nostra è diventata una scommessa vincente”. Spiega come l’impegno della pro loco “resta finalizzato al contrasto allo spopolamento. E’ chiaro che c’è bisogno di una rete tra le istituzioni e di proporre una progettazione articolata, che parta dai bisogni del territorio”

Ramona del Priore della pro loco Alta Irpinia pone l’accento sulla matrice culturale che contraddistingue quest’anno la rassegna “Abbiamo voluto dare un taglio culturale alla Sagra delle Sagre con un convegno promosso dal CesvoLab su ‘Radici e innovazioni. Il Volontariato converte le aree interne in modelli di sviluppo sociale alternativi organizzato” che vedrà anche la presentazione del nuovo calendario Cesvolab 2025 realizzato con le foto vincitrici del contest “Irpinia e Sannio Terre di Volontariato”. Quest’anno, poi, daremo, come tradizione, spazio ai gruppi popolari locali ma accoglieremo domenica sera anche i ritmi popolari dei Bottari di Macerata, in quello che promette di essere un vero evento musicale. Grande attenzione sarà rivolta anche ad enogastronomia di qualità, artigianato, laboratori del gusto. Sabato 16 novembre protagonisti saranno gli studenti delle scuole irpine sempre nel segno del turismo delle radici”

Romeo D’Adamo del Cesvolab rende omaggio a Gabriele Lucido, prematuramente scomparso, figura simbolo del volontariato irpino “A lui dobbiamo la nascita del Centro Servizi, lo ricorderemo come merita ma sappiamo che il miglior modo per rendergli omaggio è mettere a frutto il lavoro da lui svolto, portare avanti l’impegno a sostegno delle fasce più deboli da cui nasce il Csv. Premieremo nel corso di un convegno le associazioni che hanno partecipato al calendario e al concorso e racconteremo la sfida del turismo di ritorno”

E’ il direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa a lanciare la proposta di ripopolare le aree interne, “a partire dall’accoglienza dei migranti che possono diventare una risorsa se si integrano nei territori. Un’azione in chiaro contrasto con la politica portata avanti dal governo che respinge i migranti nei territori d’origine”. Una proposta accolta da tutti i partecipanti al tavolo, da cui scaturirà un documento che sarà, poi, presentato agli amministratori e alle istituzioni locali.

E’ Francesco Celli di InfoIrpinia a soffermarsi sul concorso fotografico che racconta l’Irpinia come terra di volontari “Abbiamo selezionato le dodici foto vincitrici tra le 178 fotografie delle sedici associazioni partecipanti. Le dodici foto saranno parte di un calendario. Ciascun gruppo era chiamato a raccontare il proprio impegno attraverso immagini che valorizzassero anche il territorio. Siamo convinti che anche il mondo del volontariato rappresenti una parte importante della realtà irpina”

Giuseppe Silvestri dell’Unpli pone l’accento sul valore di cui si caricano iniziative come queste nella valorizzazione del territorio, soprattutto quando si sceglie di fare squadra




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