Sneakers, come lavare le scarpe da ginnastica senza rovinarle

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Hanno tutte bisogno di “manutenzione”, a cominciare da una corretta pulizia. Quando cammini all’aperto, durante un trekking impegnativo, ma anche mentre ti alleni in palestra o le indossi in città raccolgono polvere, terra, magari fango, si macchiano d’erba o di aloni non ben identificati, per non parlare degli odori che anche la più delicata delle traspirazioni lascia come traccia.

Scarponcini da montagna, sneaker per il tempo libero, scarpe da running e da fitness: è arrivato il momento di lavarli, sì ma come? La risposta degli esperti.

Prima pensa alle solette

Le solette si lavano a mano in acqua tiepida e sapone. Ma detergerle periodicamente non basta.

Il consiglio di Cisalfa Sport: le solette interne sono essenziali all’igiene e a preservare la suola dalla corrosione dovuta all’acidità del sudore, perciò sarebbe consigliabile, di tanto in tanto, toglierle dalle calzature per fargli “prendere aria” e facilitare l’asciugatura ove bagnate o sudate.

A mano, con acqua tiepida

Il modo giusto per una corretta pulizia delle scarpe sportive, sneakers comprese, è il lavaggio a mano. Vale in particolare, per i modelli in pelle, scamosciati e in gore-tex, come conferma il sito ufficiale, gore-tex.com. «Le scarpe in tela e in materiali misti vanno inumidite abbondantemente con acqua tiepida (35-40° C) usando una spazzola in setole sintetiche, o un panno ruvido, e deterse con un sapone delicato oppure indicato per le tomaie», consiglia Luca Fratarcangeli, store manager di Cisalfa Sport, azienda leader nella vendita e distribuzione di abbigliamento e attrezzatura sportiva.

E il sapone di Marsiglia? Mancando di “emollienti” può in qualche modo seccare la tomaia, che perde così in elasticità e la espone a precoce usura. Per i modelli in pelle e suede esistono, poi, prodotti specifici: il tecnico di Cisalfa raccomanda quelli a base d’acqua piuttosto che di solvente, che rischiano di scolorire il camoscio. Dopo il lavaggio, per le calzature in gore-tex, potrebbe servire un trattamento con idrorepellente, comunemente spray.

E i lacci?

Come pulire bene le stringhe? Il consiglio è di toglierle dalle scarpe e di lavare anche loro a mano in acqua tiepida e sapone, specialmente se sono dotate delle classiche punte, utili ad inserirle negli occhielli.

Non cedere alla tentazione di infilare i lacci in lavatrice: rischi di danneggiare la colla della giuntura che, con i prolungati lavaggi, poi non tiene più. Inoltre, si deteriorano più facilmente per via degli urti.

Mai asciugarle sul calorifero

Tutti gli esperti raccomandano: per evitare deformazioni e secchezza dei materiali (in particolare del pellame) le scarpe sportive non vanno messe ad asciugare alla luce diretta del sole e nemmeno vicino al calorifero. Sfatato anche il mito della carta di giornale per preservare la forma, in realtà tende a trattenere l’umidità all’interno favorendo la formazione di batteri.

Il metodo migliore consiste nell’utilizzo di un tendiscarpe a molla, anatomico. Meglio ancora se in legno di cedro che, oltre a mantenere intatta la forma originale della scarpa, assorbe pure l’umidità all’interno delle calzature.

Occhio alla lavatrice

La lavatrice è comoda e veloce: ecco perché molti la utilizzano anche per sneakers & Co. Questo tipo di lavaggio, però, rischia di danneggiare colle e parti incollate della scarpa che, sollecitate dagli urti e dal trattamento prolungato, tendono a cedere prima. Inoltre, nelle tomaie in diversi materiali, è più facile che il colore stinga, per esempio che la tinta passi dalle parti scamosciate alla tela, macchiandola. Dopo il lavaggio, poi, l’umidità persiste più a lungo all’interno delle scarpe e ciò favorisce lo sviluppo di batteri; in più, i cattivi odori, con i ripetuti cicli, permangono piuttosto che svanire.

Il lavaggio in lavatrice tende anche a deformare la pelle nei modelli a tomaia liscia, evidenziando ancora di più le screpolature; mentre il suede si deteriora. Tra i tecnici del settore, c’è chi consente la lavatrice per le scarpe in tela, mesh o altri materiali sintetici. In questo caso è d’obbligo dare prima una bella spazzolata alle calzature per evitare che residui di terra o fango intasino lo scarico dell’acqua, poi riporle in un sacchetto da bucato per non danneggiare il cestello e usare un programma delicato a 30 °C, un detergente neutro e la centrifuga a bassi giri.


















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