L’Avellino non va oltre lo 0-0 in quel di Potenza e riscatta solo parzialmente lo scivolone interno con il Taranto. I lupi non scartano il regalo confezionato dall’ex Bernardotto e restano distanti (-6) dalla capolista Benevento. Facciamo insieme il punto in casa biancoverde dopo la sfida di ieri.
Regalo non scartato
La seconda trasferta stagionale in terra lucana non è stata traumatica come quella di Picerno ma non ha ugualmente dispensato sorrisi al popolo irpino. Il lunch match del “Viviani” ha regalato pochissime emozioni e il punteggio finale ha rispecchiato quanto visto nei novanta minuti di gioco.
Dopo un primo tempo soporifero, i lupi hanno intrecciato qualche bella trama di gioco soltanto nella ripresa ma non hanno trovato – complice anche un Patierno meno letale del solito – il guizzo vincente per portare a casa i tre punti.
Sotto la lente d’ingrandimento sono finite le scelte di mister Biancolino. L’undici iniziale, più conservativo rispetto alle ultime uscite, e i cambi tardivi non hanno convinto la maggior parte di tifosi e addetti ai lavori.
Nessuno può avere il polso della situazione meglio del “Pitone”, ma un pizzico di coraggio in più – sia nelle scelte tattiche che nell’atteggiamento complessivo – sarebbe servito. Anche perché la gara di ieri, ancor di più dopo il risultato del “Curcio” di Picerno, andava “aggredita” in maniera diversa.
Un altro Avellino
Al netto dell’ottimo momento della squadra di De Giorgio (ottavo risultato utile di fila per la compagine rossoblù), quella di ieri va derubricata come un’opportunità sprecata per l’assalto alla vetta. La seconda di fila dopo l’amaro ko con il Taranto.
Una grossa chance attende però a stretto giro di posta Armellino e compagni. Domenica prossima ci sarà l’attesissimo derby contro il Benevento di Auteri. Una sfida sicuramente non decisiva ma che potrebbe pesare tanto sul futuro a medio e lungo termine della formazione biancoverde.
Quel che è certo è che contro i giallorossi, che fanno del “Vigorito” un autentico punto di forza (7 vittorie su 7 gare disputate), servirà un Avellino completamente diverso da quello visto nelle ultime due uscite.
Per ben figurare nel fortino sannita bisognerà ritrovare quella cattiveria agonistica ammirata nelle scorse settimane e riannodare il feeling con il gol. Nelle ultime due gare la macchina si è inceppata, quale migliore occasione per rimetterla in moto?
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