Avellino – I Popolari e Fare Democratico sono pronti a dare il loro sostegno a Vincenzo De Luca. Questa mattina le due forze, che correranno insieme, hanno presentato i loro candidati: Pino Rosato, ex direttore generale dell’azienda Ospedaliera Moscati, Anna Nazzaro, attuale vicesindaco di Atripalda, Rocco Lanza, attuale sindaco di Flumeri e Nevicella Mattia, ex amministratore di Calabritto.
A fare gli onoro di casa ci hanno pensato Ciriaco e Giuseppe De Mita, per i Popolari, e Giosy Romano per Fare Democratico. «Noi abbiamo un pensiero da proporre in questa campagna elettorale», spiega Ciriaco De Mita. «La rappresentanza è data dal pensiero condiviso. Il pensiero egemone deve unire e deve essere la somma dei singoli pensieri – aggiunge. Dobbiamo compiere il lavoro di mettere insieme la comunità. Voi siete classe dirigente che non è un potere, ma un lavoro da fare». E sulla classe dirigente aggiunge: «Negli anni ho selezionato quella migliore in provincia, poi magari col tempo qualcuno ha svelato la sua mediocrità».
Non manca un passaggio sulle condizioni della politica attuale: «A leggere le cronache di questi giorni resto sconvolto perché non c’è uno che spieghi un’idea – sottolinea. Ci sono gli schieramenti che solitamente vengono scelti per convenienza non per pensiero». Valutazione, questa, che chiama in causa direttamente il Pd: «Quando ruppi con il Partito Democratico, gli anticipai una fine ingloriosa perché un partito senza pensiero non ha futuro – spiega De Mita. Basta guardare il Partito Democratico in Irpinia, non è brillante. Quelli che ci vanno lo fanno per convenienza. La politica è una cosa diversa, è come il medico: va dal paziente per guarirlo e non per essere pagato». De Mita rivendica il suo essere «democristiano e popolare» e ribadisce il suo impegno per il rilancio del Partito Popolare partendo «dalla Campania e non da altre regioni perché qui c’è il potenziale, stiamo trovando grande partecipazione. Ho deciso di iniziare dalla Campania che è il punto di riferimento – spiega. Quindi chiedo di pensare a come dare il voto, sono sicuro che le persone se pensano non fanno operazioni sbagliate».
De Mita si sofferma anche sulla figura del candidato Governatore e sui primi incontri anni fa: «Ho avuto un dialogo con De Luca e devo dire che non eravamo dello stesso pensiero, ma discutendo convergevamo sulle stesse indicazioni. Era nostro intento fare una campagna elettorale in cui io recuperavo il pensiero popolare, che è l’unico che ancora esiste ed ha una sua validità, lui avrebbe dovuto ripensare la storia della sinistra che non può essere riproposta con la memoria del passato. Abbiamo fatto una lista che apprezza il presidente, del resto De Luca l’ho scelto io in una condizione di notevole difficoltà».
L’attuale campagna elettorale vedrà in campo molti candidati in Irpinia, per un numero forse spropositato: «Nessuno spiega perché si candida – sottolinea De Mita. Il collegio è fatto di quattro seggi, e quelli sono il soggetto dialogante con la pubblica opinione. Se mettiamo insieme i candidati di tutte le liste la gente fuggirebbe, come si fa a sentire chi non ha pensiero».
Anche Giuseppe De Mita ribadisce la necessità di «ricostruire il centro. Abbiamo fatto lo sforzo di provare a mettere insieme esperienze che hanno qualcosa in comune. Lo scorso autunno abbiamo riscontrato qualche attenzione, ma anche delle difficoltà perché la richiesta era di collocarci nel centrodestra visto che De Luca avrebbe perso, ma questo accadeva prima del covid. Poi, dopo, molti hanno seguito la nostra posizione. Noi intanto abbiamo continuato a cercare di costruire questa rete di relazioni e abbiamo incontrato “Fare democratico” con cui condividevamo un certo malessere politico e una certa necessità». E l’azione politica tra le due forze sarà in piena sinergia come sottolinea anche Giosy Romano: «Mi sento a casa mia perché condivido un percorso. Le azioni devono essere conseguenza del pensiero come spiega Ciriaco De Mita. E questo percorso lo è. Le due anime presenti nella lista hanno un percorso in comune».