ad Antonio Genovese Urbanistica e Lavori Pubblici – Corriere dell’Irpinia

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Al posto del dimissionario Edoardo Volino, ormai ex assessore al Patrimonio, sarà nominato Mario Spiniello, attuale consigliere capogruppo di Davvero (una delle due liste ispirate dall’ex sindaco Gianluca Festa). Sarà lui il primo assessore politico della famosa ‘fase due’, annunciata dalla sindaca Laura Nargi l’estate scorsa ma ora arrivata a maturazione molto più velocemente del previsto.

LA LISTA DEI NUOVI ASSESSORI POLITICI

Dopo Spiniello al Patrimonio, stanno scaldando i motori altri quattro esponenti della maggioranza consiliare ‘stretta’ (e cioé delle tre liste Siamo Avellino, Davvero e Viva la Libertà): si tratta di Antonio Genovese (tra l’altro ex assessore della giunta Festa), al quale dovrebbe andare una doppia delega, o ‘delega rinforzata’: quella all’Urbanistica (al posto dell’attuale assessore Marianna Illiano) e quella ai Lavori Pubblici (attualmente detenuta dal professore della Bocconi Remo Dalla Longa). Gli altri tre nomi ‘festiani’ pronti ad entrare in giunta sono quelli di Giuseppe Negrone all’Ambiente (delega attualmente detenuta da Francesco Infantino), Jessica Tomasetta (Politiche Sociali, attualmente gestite da Lucia Forino) e Monica Spiezia (Case Popolari). Un totale di cinque assessori festiani che andrebbero ad aggiungersi all’attuale vicesindaca Marianna Mazza (anche lei eletta con la lista Davvero). In “quota Nargi” dovrebbe entrare in giunta l’attuale capogruppo di Siamo Avellino, Alberto Bilotta, con la delega alle Attività Produttive.

L’ACCELERAZIONE

Un rimpasto che sarebbe dovuto arrivare nel corso del prossimo anno. Un’accelerazione chiesta (e a quanto pare ottenuta) dai festiani, ma senza spiegare pubblicamente il perché. Pubblicamente i festiani hanno tenuto solo a spiegare le ragioni politiche per le quali hanno chiesto (e anche qui ottenuto) l’esclusione dal perimetro della maggioranza del Patto Civico (e quindi l’esclusione dalla giunta). Per il resto si preferisce lasciare all’immaginazione dei singoli i motivi e gli scopi della mossa precoce. Mistero anche sui tempi: l’unica data certa che viene in mente è quella capestro di febbraio prossimo, oltre la quale non si può andare se si vuole minacciare il voto anticipato in primavera. Una data limite entro la quale i festiani chiedono quindi l’ingresso in giunta. Nel frattempo quanti più assessori tecnici si dimettono (seguendo l’esempio di Volino) tanto più sarà facile procedere con le surroghe, senza neanche avere l’incombenza di giustificare e motivare un “licenziamento in tronco”.

LA CREDIBILITA’ POLITICA DELLA SINDACA NARGI

Una situazione di incertezza che di sicuro non giova all’immagine e alla credibilità politica della sindaca Nargi, che viene messa dai suoi azionisti di maggioranza nelle condizioni di dover tornare sui propri passi: quella giunta di tecnici di alto profilo l’aveva pensata (e presentata) come necessaria per reimpostare gli ingranaggi di una macchina amministrativa arrugginita da diversi mesi di commissariamento (ad aprile c’era stato l’arresto del sindaco Festa nell’ambito dell’inchiesta Dolce Vita), ma mandando via tecnici, professori ed esperti dopo soli tre mesi vorrà dire, nel migliore dei casi, che non si è raggiunto il risultato voluto, e nel peggiore che si è solo perso tempo (e soldi).

IL MURO CONTRO MURO IMPOSSIBILE

E’ come se il percorso della Nargi venisse puntualmente e ossessivamente puntellato con buche e voragini: vuole annunciare l’assessore alla Cultura, ma poi si deve fermare. Vuole riempire la giunta di tecnici di alto profilo, e poi li deve licenziare dopo tre mesi. Vuole dare un segnale di discontinuità per marcare la differenza con l’ex sindaco Gianluca Festa, ma poi si ritrova commissariata proprio dai festiani. Delle due l’una: o sbrocca e manda tutti a quel paese, tenendo la testa alta e mettendo una seria ipoteca sulle prossime Amministrative, o accetta di sopravvivere e continua a indossare la fascia tricolore rimanendo però ogni giorno sul ‘chi va là’ e camminando radente ai muri.

LE TEMPISTICHE E I ‘TECNICI’ CHE NON SI DIMETTONO

L’unica cosa che sembra interessare è quella scadenza di febbraio entro la quale deve essere raggiunto il massimo risultato utile (l’ingresso in giunta), altrimenti si va tutti a casa. Un percorso a tappe forzate: dopo l’assessore Volino stanno provando a far dimettere anche gli altri assessori tecnici, ma per il momento sembra che nessun altro voglia rendergli le cose facili. Anche se chi resiste alle pressioni, rischia di bruciarsi; e chi non resiste (vedi Volino) si brucia subito. Un gioco sporco nel quale evidentemente si crogiola l’attuale classe politica avellinese. L’ultima mossa tattica è quella di far trapelare tra gli addetti ai lavori (e quindi indirettamente anche all’esterno del Palazzo) la lista di quelli che saranno i nuovi assessori. Così da mettere pressione a chi sta ancora cercando di portare a termine un percorso tecnico non facile spingendolo a prendere decisioni che altrimenti non avrebbe preso.

LA STRATEGIA: SILENZIARE E RIDIMENSIONARE IL LAVORO DEGLI ASSESSORI TECNICI

Volino aveva iniziato a riorganizzare il vasto settore del Patrimonio, trovando per esempio un posto per l’ex archivio comunale e avviando i contatti giusti per far tornare il Municipio nella sede storica di Palazzo De Peruta. L’assessore Remo Dalla Longa ha attivato una piattaforma nella quale far confluire, finalmente in maniera ordinata e coordinata, tutti i progetti delle opere pubbliche cittadine, e ora stava mettendo a punto il passaggio di tutte le procedure progettuali su un’unica Stazione Appaltante (ma già qui stava iniziando a notare qualche ‘resistenza’ interna, come ha anche sottilmente denunciato il presidente della Commissione Bilancio Nicola Giordano, pronosticando la ‘caduta’ dell’assessore Dalla Longa proprio sullo scoglio della Stazione Unica Appaltante). E per delegittimare il lavoro dei tecnici basta adottare un semplice espediente: silenziarli, rallentandoli e ostacolandoli nelle loro iniziative e richieste, e soprattutto evitando che i cittadini vengano informati del loro lavoro. La conferenza stampa per la presentazione dei ‘primi 100 giorni di governo’ inizialmente era stata annunciata per inizio settimana (qualcuno aveva azzardato già la data di domani, lunedì 18 novembre) ma è già slittata: forse si farà entro la fine della settimana.

CONTO ALLA ROVESCIA, NE RESTANO CINQUE: SCALETTI, INFANTINO, DALLA LONGA, FORINO E ILLIANO

Dopo Volino ne restano cinque, e al momento si potrebbe salvare solo il delegato al Alessandro Scaletti, attualmente in trattative con la Corte dei Conti per l’omologazione del Piano di Riequilibrio. Poi ci sono Francesco Infantino all’Ambiente, Remo Dalla Longa ai Lavori Pubblici, Lucia Forino all’Istruzione e Leandro Savio ai Fondi Europei. E tanto più veloce si concretizza l’ordine di rimpasto dei festiani, tanto meno Nargi sarà in grado di giustificare le proprie mosse. Magari l’obiettivo dei festiani è proprio quello di imporre l’accelerazione sul rimpasto per minare la credibilità politica della Nargi, così domani la potranno sfiduciare per tornare al voto presentandosi come i salvatori della città: “Ci pensiamo noi a governare”.

IL LAVORO DEGLI ASSESSORI TECNICI

Del lavoro che sta facendo l’assessore Dalla Longa, abbiamo detto in questo articolo ( Comune di Avellino, Dalla Longa: “Vi spiego il lavoro che stiamo facendo noi assessori tecnici” ); di quello dell’assessore Leandro Savio ne abbiamo scritto sul numero in edicola del Corriere dell’Irpinia Settimanale; di quello dell’assessore all’Urbanistica Marianna Illiano ne abbiamo scritto in decine di articoli fin dai primi giorni del suo insediamento, quando ha anche iniziato a partecipare a convegni e conferenze: dalla ripresa delle interlocuzioni con gli ordini professionali alla fase di ascolto per l’aggiornamento del Piano Urbanistico Comunale, passando per gli interventi sulla mobilità cittadina (sarà un caso, ma parallelamente si stanno vedendo anche più vigili urbani per le strade della città) e sul Piano del Verde (illustrando e condividendo più volte pubblicamente il lavoro svolto dai due tecnici redattori, l’architetto Luca Battista e l’agronomo Maurizio Petrillo).

DECINE DI DELIBERE PRONTE CHE NON VENGONO FATTE ARRIVARE IN GIUNTA

Sempre più spesso, soprattutto a partire da un mese a questa parte, lungo il percorso di questi assessori tecnici stanno spuntando i famosi i bastoni tra le ruote: ci sono, per esempio, diverse delibere già pronte e presentate alla sindaca che però non riescono ad arrivare in giunta per farle diventare esecutive e operative. E’ il segnale che qualcosa non va. Meglio insabbiare il lavoro che stanno facendo. E’ la riprova che si sta cercando di farli dimettere, così da non dover essere costretti a giustificare il benservito. 



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