Sinestesie, ripartire da San Tommaso per riscoprire il valore dell’umanità

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E’ un invito a riscoprire il valore dell’umanità in tempi di conflitto, nel segno della condivisione e del dialogo, quello che arriva dal confronto dedicato a “San Tommaso D’Aquino. Vita dottrina iconografia” lo studio di Vincenzo Napolillo, Edizioni Alimena, Orizzonti meridionali. A confrontarsi al Circolo della stampa Carlo Santoli, direttore di Sinestesie e docente dell’Università di Salerno, Enzo De Luca dell’associazione “Democrazia Compiuta”, il giornalista Paolo Matarazzo e il teologo Michele Zappella. A coordinare il dibattito la giornalista Stefania Marotti.  A portare i propri saluti Amalia Carbone, dirigente dell’Ic Perna Alighieri di Avellino ed Edgardo Pesiri, presidente onorario associazione Carlo Gesualdo.

E’ il professore Alberto Granese, docente all’Università di Salerno, a soffermarsi sui principali  nodi del pensiero di San Tommaso. Dal rapporto tra libero arbitrio e coscienza al problema della creazione del mondo “San Tommaso si sofferma sull’anima come creazione divina, sull’infusione dell’anima da parte di Dio al momento della nascita che si configura come atto nuovo, sulla morale come ricerca spontanea del bene”. Sottolinea come San Tommaso è stato un genio del Medio Evo, “capace di trasferire la filosofia aristotelica nel cristianesimo, attraverso un Dio che è trascendente ma presente ovunque”.  Granese individua nella opposizione al pensiero unico, nell’idea della giustizia come misericordia e carità la forza della sua ricerca.

E’ il giornalista Paolo Matarazzo a porre l’accento sull’attualità del suo pensiero, dalla scelta di mettere la persona e le relazioni al centro dell’universo, in un tempo come il Medio Evo, all’attenzione rivolta alla comunicazione e alla creatività. “San Tommaso D’Aquino è convinto che tutti abbiano diritto a felicità e libertà, che può conquistarsi solo attraverso il diritto. Un richiamo costante, quello a San Tommaso D’Aquino, ha caratterizzato la storia della Chiesa, in particolare nei momenti di crisi, come spiega Michele Zappella “Basti pensare al Concilio di Trento in cui tutti i decreti si riferivano a San Tommaso o alla crisi che vive oggi la Chiesa cattolica con una messa in discussione della tradizione”.

Chiarisce come “San Tommaso è stato un grande teologo e filosofo con una visione nè aristotelica. nè neoplatonica. L’ultima speranza che ha l’universo di oggi è riscoprire San Tommaso”. Arriva dal senatore Enzo De Luca l’invito a fare ciascuno la propria parte per fronteggiare la crisi sociale e culturale che viviamo “Di qui la necessità di costruire una rete di associazioni che consenta di difendere il patrimonio di libertà. Oggi siamo sul dirupo, dobbiamo riscoprire la passione civile”. A tirare le conclusioni Vincenzo Napolillo che si sofferma sulla forza di San Tommaso “capace di rivendicare il dritto della ragione e un rinnovato umanesimo, per ribadire che non c’è nessuna opposizione tra fede e ragione”. Tocca, poi, a Carlo Santoli a ribadire come San Tommaso ci ricorda il valore della reciprocità e della poesia, di cui abbiamo bisogno. Prezioso il contributo della dirigente dell’Ic Perna Alighieri Amalia Carbone che pone l’accento sul valore dell’impegno e della partecipazione che non può non partire dall’universo della scuola “E’ una sfida che vale la pena sostenere, malgrado le tante difficoltà”. A sottolinearla la necessità di vincere l’indifferenza Edgardo Pesiri. A promuovere l’incontro la rivista Sinestesie in collaborazione con l’Università di Salerno, l’istituto comprensivo Perna Alighieri, Fontanarosa Comunità e l’Università di Salerno



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