Sono bombe e kalashnikov a comparire nel presepe di don Vitaliano Della Sala, allestito nella chiesa di Capocastello, nella notte dell’Epifania. Una rievocazione inedita della Natività a cura dell’artista pop Piefrancesco Pesce con tanto di Simpson a rappresentare la Sacra Famiglia e l’ombra di Hitler sul bambino Gesù, a testimoniare il male del mondo che rischia di sconvolgere persino il senso più autentico del Natale. Invece di oro, argento e mirra, i Re Magi portano armi, riferimento alla violenza con cui oggi dobbiamo fare i conti “Anche quest’anno – spiega don Vitaliano – gli attentati hanno fatto irruzione nei mercatini di Natale. Ma la causa dei mali resta il consumismo, se il Natale tornasse a essere la festa che era, probabilmente nessuno avrebbe interesse a sfruttarlo per compiere atti violenti. Oggi, i Re Magi sarebbero disorientati dalle luci del consumismo. Dovunque girano soldi ci sono violenza e criminalità e se si sceglie il male, anche i Magi rischiano di diventare espressione di questo male. Mentre bisogna restituire il Natale alla sua essenza, fatta di condivisione e solidarietà. Siamo chiamati a scegliere tra Erode e Gesù Bambino. Del resto, il Natale stesso è una provocazione, se pensiamo che Dio onnipotente si fa uomo e nasce in una mangiatoia, riscaldato solo da un bue e da un asinello”