Consigli per migliorare la qualità del sonno nei mesi invernali

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Alcune dritte molto utili? Avere una corretta regolazione della temperatura e dell’umidità in camera da letto e adottare rimedi per calmare la tosse di notte, un disturbo frequente nei mesi più freddi





Nel corso dei mesi invernali molte persone riscontrano una peggiore qualità del sonno. Alla base possono esserci diverse motivazioni come, per esempio, la modifica delle temperature, l’alterazione dei ritmi circadiani, la tosse notturna, eccetera.

Un sonno di cattiva qualità può rendere più stanchi, irritabili e meno concentrati e ciò può influire negativamente sullo studio e sul lavoro.

Fortunatamente, si possono adottare alcuni semplici accorgimenti che possono aiutare a dormire meglio anche nei mesi più freddi. Tra i consigli più utili vi sono una corretta regolazione della temperatura e dell’umidità della camera da letto, un’adeguata esposizione alla luce solare durante il giorno e l’uso di rimedi per calmare la tosse di notte, un disturbo frequente nei mesi invernali. Di seguito alcuni approfondimenti su questi aspetti.

Regolare la temperatura e l’umidità della camera da letto

Secondo l’AIMS, l’Accademia Italiana di Medicina del Sonno, la temperatura ideale per un sonno rigenerante dovrebbe essere compresa tra 16 e 19 °C, anche se per chi è più freddoloso si può arrivare a 20 °C. Molte fonti danno addirittura un’indicazione molto precisa per quanto riguarda la temperatura perfetta: 18,3 °C, che poi è in sostanza il valore medio tra 16 e 20 °C. Del resto, è risaputo che una stanza troppo calda o troppo fredda può disturbare il sonno.

D’inverno, inoltre, il riscaldamento può seccare eccessivamente l’aria causando secchezza della gola e delle mucose. A questo proposito, il ricorso a un semplice umidificatore per termosifone aiuta a mantenere il valore di umidità ideale, che è compreso tra il 40 e il 60%.

Ovviamente è anche importante fare in modo che la camera da letto sia il più possibile buia e silenziosa.

Esporsi alla luce solare durante il giorno

Nei mesi invernali si ha una riduzione delle ore di luce naturale; è vero che il buio è una condizione che favorisce il sonno, ma tende anche a provocare sonnolenza diurna e questo può influire poi sul sonno notturno. In sostanza, con l’inverno, a causa del calo delle ore di luce si può avere un’alterazione dei cicli circadiani (quando la luce cala, il cervello attiva la secrezione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia).

Per favorire un ciclo sonno-veglia il più regolare possibile può essere d’aiuto passare un po’ più di tempo all’aperto durante il giorno, magari per una breve passeggiata. Può, inoltre, essere utile ricorrere anche alle lampade a luce naturale negli interni.

Calmare la tosse notturna

La tosse notturna è sicuramente più comune nel corso della stagione più fredda; peraltro il problema si accentua a causa della posizione sdraiata. Questo tipo di tosse potrebbe essere, inoltre, causata da un’allergia.

Per alleviarla si possono adottare diversi accorgimenti come, per esempio, utilizzare un cuscino più alto, effettuare lavaggi nasali prima di andare a dormire, ricorrere ad antistaminici in caso di allergie e usare integratori per supportare il sistema immunitario così da ridurre le probabilità di infezioni delle vie respiratorie che, come noto, hanno fra le loro manifestazioni anche la tosse.

In sostanza, adottare queste semplici strategie può risultare davvero utile per migliorare la propria qualità del sonno anche nel corso dei mesi invernali, permettendo di affrontare la giornata con maggiori energia e lucidità.














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