Bozza e i suoi “Pensieri con…versi”, la poesia come ultimo baluardo di umanità – Corriere dell’Irpinia

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La poesia come strumento privilegiato per esplorare sé stessi e parlare alle nuove generazioni, E’il senso dell’incontro dedicato alla raccolta di Michela Bozza “Pensieri con…versi”, la Valle del Tempo edizioni, presentata questo pomeriggio al Circolo della stampa. A confrontarsi con l’autrice, docente di lettere alla scuola secondaria di primo grado di Vallata, l’editore Mario Rovinello e la giornalista Floriana Guerriero. E’ stata l’autrice a illustrare l’idea da cui nasce la raccolta “catturare emozioni di un istante, come dal finestrino di un treno, consapevole della fugacità del tempo, della necessità di andare al di là di quella gabbia che ci costringe in ruoli che non ci appartengono, in uno spazio che non sentiamo come nostro, della superficialità ed egoismo che caratterizzano il nostro tempo”.

Guerriero si è soffermata sull’immediatezza espressiva dei versi dell’autrice, che arrivano all’animo del lettore. attraverso un’attenta scelta di parole e immagini, fino a creare effetti di grande musicalità “Malinconia e inquietudine pervadono i suoi versi, il senso di una realtà diversa da quella immaginata, la consapevolezza della fatica del vivere, le paure e lo scoramento di chi deve fare i conti con gli ostacoli che la vita ci mette davanti. Malgrado ciò, Michela non si arrende  e cerca di guardare oltre l’orizzonte. Sa bene che ad attenuare la nostra solitudine può essere soltanto il calore di un abbraccio, la forza delle relazioni, la ricerca dell’autenticità dei rapporti, il valore della condivisione. La raccolta diventa così il racconto del cammino dell’io poetico alla ricerca della propria identità”.

A parlare della poesia come ultimo baluardo in un tempo di incertezza e precarietà l’editore Rovinello che ha sottolineato la scelta della casa editrice La Valle del Tempo di investire sulla poesia, “un’operazione certamente in controtendenza in una società dominata da immagini e nuove tecnologie. Malgrado ciò, la poesia conserva intatta la sua forza, ci costringe a fermarci, a fare i conti con noi stessi. E’ un linguaggio che continua ad emozionare anche le nuove generazioni, è una delle poche armi che abbiamo per salvaguardare la nostra umanità”.

Quindi pone l’accento sulle peculiarità di una ricerca poetica, molto apprezzata dal poeta Antonio Spagnuolo, curatore della collana dedicata alla poesia ed autore della preziosa prefazione, che nasconde dietro l’apparente semplicità un attento lavoro di riflessione e scrittura, a partire da un abile uso delle figure retoriche”. Un lavoro evidente nel titolo stesso “Pensieri con…versi” in cui i versi richiamano non solo la poesia ma anche il processo di trasformazione a cui è sottoposto il linguaggio, fino a diventare altro da sè. “La poesia – spiega Bozza – è capace di lasciare tracce profonde in chi ascolta, di spargere semi che potranno germogliare. Ogni giorno, ne ho la conferma vedendo il modo in cui i miei studenti si accostano a un testo poetico”. Tanti i temi trattati dalla centralità della famiglia che entra in tutti i componimenti “E vi guardo dormire/immaginando i vostri pensieri/aquiloni nel vento/Rincorro i vostri sogni/Mi manca il fiato/Mi fermo, ho paura/paura di romperli/di infrangerli”,al ruolo della natura che si fa fonte di ispirazione e compagna di viaggio preziosa,  come in “luce” “Accarezza, conforta/rassicura, ferisce/in ogni dove fiorisce/fedele compagna di viaggio/Gancio che salva dall’abisso” fino alle regole imposte dai social che ci costringono a denundarci ed esporre le nostre sofferenze agli altri. E’ Rovinello a ribadire come “Questa raccolta ha la forza di un vero trattato filosofico che si interroga sull’uomo, le sue paure, le sue ossessione, svelando il vero volto del reale”



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