Depurazione: “Conciati per le feste”

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“Mentre la rete fognaria civile viene affidata alla Solofra Servizi, la depurazione acque industriali, di certo corresponsabile di un inquinamento ormai cronico delle falde acquifere (come non è da escludere sul caso di Montoro), vengono demandate ad una società ancora da costituire. Ma fin’ora questa spesa è stata pagata in gran parte dai cittadini”. Così in una nota Rifondazione Comunista di Solofra Montoro.

Sono circa dieci anni che la Regione Campania con versamenti trimestrali in conto spesa corrente contribuisce a coprire la gestione quotidiana dell’ impianto di depurazione di via Carpisano di Solofra. t

Fonte pagamenti Regione Campania: https://www.regione.campania.it/regione/it/amministrazione-trasparente-fy2n/dati-sui-pagamenti/dati-sui-pagamenti?page=1

Dal 2010 la Cogei gestisce il depuratore ma non la rete fognaria , con costi anche a carico delle casse pubbliche della Regione Campania in misura a quanto pare di circa il 50% rispetto alla raccolta mensile del totale fatturato agli utenti industriali dell’impianto. Ora, dopo anni di inerzia, sembra che i 109 industriali del poli solfrano stiano finalmente valutando la possibilità di gestire l’impianto a valle di un massiccio finanziamento della Regione Campania in ristrutturazione e adeguamento dell’ impianto stesso. Ma lo faranno con la solita calma, e rimandando le decisioni nel loro interesse privato di categoria economica.

È inaccettabile che un’intera comunità paghi per le conseguenze di un’attività industriale potenzialmente altamente inquinante. Gli industriali del polo solfrano devono assumersi le proprie responsabilità e contribuire in modo concreto alla risoluzione del problema subendo l’intera tariffa della depurazione acque industriali e coprendo l’intero costo di gestione dell’impianto di depurazione, che è, e deve restare pubblico, nella proprietà e nella gestione dello stesso, a garanzia che controllori e controllati siano sempre distinti, a favore dell’ interesse pubblico.

Inoltre chiediamo alla Regione Campania di intervenire con fermezza e di imporre ai responsabili di pagare per i danni causati all’ambiente alla salute dei cittadini qualora vengano accettati”.

Arturo Bonito segretario provinciale Partito della Rifondazione Comunista – Federazione Irpina



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