Dialogherà con Emanuele Trevi, autore de “La casa del mago” la professoressa Roberta De Maio. nell’ambito degli incontri promossi dall’associazione “Per Aenigmata”. L’appuntamento è per il 25 gennaio, alle 18, al Circolo della stampa. Trevi racconta il suo rapporto con il padre, Mario Trevi, noto psicoanalista junghiano. Un mago, agli occhi del figlio, perché capace di guarire le persone dalle loro malattie dell’anima grazie a una capacità di dialogo e di ascolto fuori dall’ordinario, che può portare alla liberazione di tutte le maschere. Quel padre è il mago per Emanuele, un guaritore di anime. Ma è anche un uomo distante, lontano e spesso distratto. Questa distrazione si deve agli impegni professionali dello psicanalista. Essi lo assorbono e lo faranno per tutta la vita. Alla sua morte lascia un appartamento-studio che nessuno vuole acquistare, un antro ancora abitato da Psiche, dai vapori invisibili delle vite storte che per decenni ha lenito, raddrizzato. Così il figlio decide di farne casa propria, di trasferirsi nella sua atmosfera inquieta e feconda, e così facendo prova a sciogliere (o ad approfondire?) l’enigma del padre. Muovendosi nel suo mutevole territorio − fra autobiografia, riflessione sul senso dei rapporti e dell’esistenza, storia culturale del Novecento − Emanuele Trevi ci offre il suo romanzo più personale, più commovente, più ironico (e perfino umoristico): una discesa negli inferi e nella psicosi, una scala che avvicina i vivi e i morti, i savi e i pazzi.