si fermino i progetti legati all’eolico in Alta Irpinia. Danneggiano l’ambiente e il tessuto economico locale – Corriere dell’Irpinia

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Lancia un appello al presidente della Regione Vincenzo De Luca il Comitato Paesaggio Campania Interna, nato con l’obiettivo di salvaguardare l’Ambiente e il Paesaggio delle Aree interne della Campania  dalla proliferazione indiscriminata di Parchi Eolici, Fotovoltaici e relative Opere infrastrutturali. L’occasione è offerta dall’incontro dal titolo “La Regione, le aree interne, Il riequilibrio indispensabile” in programma martedì 21 gennaio a Sant’Angelo dei Lombardi alla presenza del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
Le richieste sono quelle di individuare, dopo la sentenza del TAR Sardegna, le Aree idonee e non idonee per gli impianti di rinnovabili; di dotarsi di un valido Piano paesaggistico che argini il fenomeno della deturpazione del Territorio della Campania Interna perché l’impressione diffusa è quella del vecchio adagio “mentre il Medico studia, il Malato muore”; di intervenire e bloccare gli innumerevoli progetti eolici e fotovoltaici in Alta Irpinia
che negli ultimi mesi sono stati precipitosamente presentati presso l’Ufficio di Valutazione Ambientale della Regione Campania nelle more dell’approvazione di Aree Idonee e Piano Paesaggistico.

“Questi progetti – si ribadisce nella nota -vanno ad interessare comuni come Andretta, Ariano Irpino, Aquilonia, Bisaccia, Calitri, Frigento, Greci, Guardia dei Lombardi, Lacedonia, Monteverde, Vallata con aree di pregevole interesse naturalistico e paesaggistico come Monte Mattine, Piani Mattine, Bosco Zampaglione, Monte Arcangelo, Sorgente dei Capi dell’acqua, Monte Origlio, Salaco, Il Monte, Pauroso, Valle dell’Ofanto, con svariate centinaia di MW di potenza, per circa 100 torri eoliche alte anche oltre i 200 metri (la torre Eiffel è alta 312m), che sommati ai Parchi già esistenti, minerebbero ulteriormente l’equilibrio ambientale, paesaggistico e idrogeologico, già fortemente compromesso tant’è che l’ANSA quando parla di eolico selvaggio in Italia pubblica foto dall’Irpinia”

Senza dimenticare “il notevole danno arrecato alle migliaia di piccole e medie aziende agricole del
Territorio, che da qui a pochi mesi, si vedranno recapitare gli avvisi di esproprio per strade, cavidotti, elettrodotti aerei, nuove sottostazioni elettriche e stazioni di accumulo con batterie, con ipotesi di realizzazione, in un’area già fortemente compromessa dall’eolico selvaggio, come per esempio quella di località Mezzana-Macchialupo in Lacedonia. A tutto ciò si aggiungano numerosi progetti con potenza inferiore a 1 MW, presentati direttamente con PAS (procedura autorizzativa semplificata) agli Uffici Tecnici comunali che non sempre pubblicizzano adeguatamente gli atti”



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