restano ai domiciliari Iannuzzi e Sciarrillo – Corriere dell’Irpinia

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I giudici della Decima Sezione del Tribunale di Napoli hanno respinto il ricorso avanzato dalla Procura di Avellino contro la decisione della Corte d’Assise di Avellino, che aveva disposto un’attenuazione delle misure cautelari per due dei responsabili dell’omicidio di Roberto Bembo, avvenuto durante la notte di Capodanno 2024. La sentenza del Tribunale del Riesame, depositata a pochi giorni dalla condanna dei tre imputati a 16 anni di carcere, conferma la detenzione domiciliare per due di loro.

La Procura di Avellino aveva contestato l’ordinanza emessa dalla Corte d’Assise, che, in prossimità della chiusura dell’istruttoria, aveva accolto le richieste dei legali Gaetano Aufiero e Stefano Vozzella, avvocati di Niko Iannuzzi e Lucamaria Sciarrillo. L’attenuazione della misura era stata motivata sulla base di alcuni fattori: assenza di precedenti penali, natura episodica e non premeditata del delitto, il contesto di una lite degenerata in tragedia e la condotta esemplare degli imputati durante un precedente periodo di detenzione domiciliare durato sei mesi.

La Corte d’Assise, pur riconoscendo la gravità dell’accaduto,  ha  evidenziato come l’episodio sia stato il risultato di una violenta colluttazione scoppiata per futili motivi con un gruppo di giovani e degenerata in maniera imprevedibile. Niko Iannuzzi, che ha ammesso di essere l’autore materiale del delitto e di aver colpito la vittima con più fendenti, è stato al centro delle valutazioni che hanno portato alla modifica delle misure cautelari. La Corte ha ritenuto sufficiente il regime dei domiciliari, ritenendolo adeguato a bilanciare le esigenze di sicurezza con la natura dei fatti contestati.In precedenza   il  Tribunale del Riesame aveva  confermato che, il periodo già trascorso in carcere e la buona condotta mantenuta dagli imputati durante la detenzione domiciliare rappresentavano elementi tali da giustificare la misura meno afflittiva. L’ordinanza ribadiva,  inoltre che i due imputati non hanno mai violato le restrizioni imposte nei sei mesi precedenti, dimostrando così un atteggiamento di pieno rispetto delle disposizioni giudiziarie.

L’OMICIDIO

Intorno alle 7,00 del 1 gennaio 2023 – in via Nazionale Torrette di Mercogliano, nei pressi di un bar cornetteria  viene accoltellato Roberto Bembo, un giovane di appena 20 anni. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo (titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore Vincenzo Toscano), vengono affidate alla Questura di Avellino. La sera dello stesso giorno Luca Sciarrillo e Nico Iannuzzi, 28 e 31 anni di Avellino, decidono  di costituirsi presso la Questura. La mattina dell’aggressione, invece, era stato fermato e denunciato a piede libero Daniele Sciarrillo, fratello 33enne di Luca. Per il giovane sono scattati, poi, gli arresti domiciliari perché – all’interno della sua abitazione – sono state trovate sostanze stupefacenti. Il suo ruolo nell’aggressione sarebbe più marginale rispetto a quello degli altri.



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