Coldiretti Avellino e Associazione Allevatori di Campania e Molise chiamano la Regione Campania per provare ad arginare l’emergenza Blue Tongue. Si tratta di una malattia virale trasmessa ai ruminanti da una zanzara di genere Culicoides che non infetta l’uomo, né incide sulla qualità di latte e carne, ma provoca ingenti danni all’interno degli allevamenti: calo delle produzioni, mortalità e blocco delle movimentazioni dei ruminanti tra regioni di diversa qualifica sanitaria.
La malattia, presente in Italia dal 2000 ma divenuta più aggressiva a partire dal 2024 con la comparsa di nuovi sierotipi, è piuttosto diffusa anche in Campania, probabilmente più di quanto venga dichiarato a causa di una scarsa conoscenza. Per questa ragione, Coldiretti e AACM hanno deciso di scrivere all’assessorato all’Agricoltura e all’assessorato alla Sanità della Regione Campania per chiedere una vaccinazione obbligatoria e gratuita degli animali a rischio e contributi per lo smaltimento dei capi deceduti e per il mancato reddito.
Per discutere della problematica, nella serata di venerdì 31 gennaio a Quaglietta si è svolto un partecipato incontro con gli allevatori al quale hanno preso parte la direttrice di Coldiretti Avellino, Maria Tortoriello, la presidente Veronica Barbati, il presidente di AACM, Davide Minicozzi, e, per un supporto tecnico – scientifico, il dott. Vincenzo D’Amato, presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Avellino, e il dott. Onofrio Manzi, già direttore Sanità Animale dell’Asl di Avellino .
«La diffusione della Blue Tongue in Campania – afferma Minicozzi – rappresenta una sfida seria per il settore zootecnico, con ripercussioni economiche e produttive rilevanti per gli allevatori. La perdita di capi, il calo della produzione di latte e carne e le restrizioni alla movimentazione degli animali stanno mettendo a dura prova un comparto già fragile, con il rischio di compromettere anche razze autoctone di grande valore per la biodiversità, come la Bagnolese, la Laticauda e la Turchessa. Accogliamo con favore – prosegue – le prime interlocuzioni con la Regione Campania, che sembrano andare nella direzione di un intervento concreto per affrontare l’emergenza. Confidiamo nell’adozione di misure urgenti come la vaccinazione obbligatoria e gratuita, il sostegno per lo smaltimento dei capi deceduti e il ristoro per il mancato reddito degli allevatori. La disponibilità mostrata dalle istituzioni è un segnale positivo e – conclude Minicozzi – auspichiamo che si traduca rapidamente in azioni concrete a tutela di un settore strategico per l’economia e la sicurezza alimentare della nostra regione».
Sulla stessa scia Maria Tortoriello che aggiunge: «Quello che stiamo attraversando è certamente un periodo difficile per il settore zootecnico, che oltre a dover fare i conti con problemi di carattere sanitario deve difendersi dai continui assalti di chi, sul piano europeo, con fini speculativi, vuole promuovere, anche in Italia, il consumo di carne sintetica. È ormai evidente la necessità di un piano di rilancio per l’intero comparto fondato sulla sostenibilità, soprattutto per territori verdi come quello irpino». Venendo alla Blue Tongue, «è una questione – dice Tortoriello – che Coldiretti sta seguendo con grandissima attenzione, nella consapevolezza che è possibile porvi rimedio attraverso l’impegno sinergico di allevatori e istituzioni». Dunque, Veronica Barbati che ribadisce l’impegno di Coldiretti al fianco degli allevatori: «Nessuno sarà lasciato solo. Gli allevatori sono l’anima di questa nostra Irpinia e noi abbiamo il dovere di difendere ognuno di loro, le loro famiglie e il loro reddito»