«Caldoro è il profilo giusto per la Campania. Concretezza, trasparenza e competenza per risollevare il territorio, a partire dalla sanità. In Forza Italia è in atto un rinnovamento che mi vedrà protagonista anche dopo le elezioni». Stella Capriglione, medico specialista in Ginecologia e Ostetricia, originaria di Sirignano e candidata al consiglio Regionale in Forza Italia per Caldoro Presidente, a tutto campo sull’avventura elettorale.
Cosa l’ha spinta ad accettare la candidatura?
«E’ certamente una sfida elettorale complessa anche per il periodo storico che stiamo vivendo. La mia attività professionale però è sicuramente un’attività concreta e pragmatica, da medico sono abituata ad affrontare i problemi ed individuare soluzioni. L’impegno politico lo affronto con lo stesso spirito, con la volontà di dare una mano concreta al mio territorio in ambito regionale, ovviamente con un’attenzione particolare al tema sanità e alle politiche sociali».
La pandemia ha messo a dura prova la sanità irpina. Cosa è mancato e cosa dovrebbe cambiare nei prossimi cinque anni di governo regionale?
«Sicuramente è mancata un’organizzazione ben strutturata. Laddove abbiamo vissuto e viviamo ancora un’emergenza del tutto straordinaria, non c’è stato un opportuno supporto alla sanità. Ricordiamo tutti cosa è accaduto all’inizio dell’emergenza Covid ad Ariano Irpino, quando nel momento in cui c’è stato il lockdown l’ospedale è stato costretto a chiudere. Quello che stiamo affrontando e che affronteremo per un lungo periodo, andiamo ormai verso una convivenza con il virus, richiede una formazione specifica del personale sanitario, medico e infermieristico. Devono essere forniti degli strumenti idonei con protocolli ben precisi e fedeli in maniera tale da poter lavorare in piena sicurezza. Su questo invece in Campania registriamo il perpetrarsi di errori iniziali. Certo paghiamo lo scotto di una sanità che negli ultimi anni ha visto carenze importanti, ma che oggi l’emergenza mette ancora di più in ginocchio».
Si riferisce ai tagli della rete ospedaliera irpina?
«Anche al taglio degli ospedali ma non solo. Sono convinta che le politiche sulla sanità devono partire da una revisione complessiva del settore. Dobbiamo potenziare il sistema a livello locale, migliorare l’offerta al cittadino, snellire le liste d’attesa, creare strutture polispecialistiche per evitare che le persone debbano spostarsi anche solo per avere accesso a prestazioni mediche di base. Dobbiamo garantire in sostanza il diritto alla salute e alla cura nella migliore maniera possibile in tutti i territori. Investire in ambito sanitario ha una duplice valenza soprattutto per province interne e piccoli paesi. Evitare lo spostamento delle persone altrove, significa rilanciare l’economia in termini di investimento sul territorio e nuovi posti di lavoro. Anche per questo sarebbe opportuno creare strutture polispecialistiche, convenzionate chiaramente con il sistema sanitario, a cui poter accedere con un ticket e fruire di prestazioni più comode ed efficaci».
Per la terza volta lo scontro è tra Caldoro e De Luca, crede sia il segno di una politica incapace di rinnovarsi?
«I due principali competitor sono figure note che fanno parte dello scenario politico regionale da tempo. Ma nel caso di Caldoro non c’è dubbio alcuno sulla sua competenza, trasparenza e concretezza. Un curriculum come il suo, in un momento così delicato, è quello giusto per la Campania».
Alla candidatura seguirà un suo impegno diretto all’interno di Forza Italia dopo le elezioni?
«Assolutamente si. Il rinnovamento in atto all’interno del partito è già in atto e continuerà anche in fase di riorganizzazione. E’ proprio l’avventura di un gruppo nuovo, forte e coeso che mi ha spinta a prendere parte alla competizione elettorale. Mi piacerebbe continuare a partecipare e a poter dire la mia all’interno di Forza Italia».