cosa sono, come funzionano, quali vantaggi

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Ti è capitato di sicuro: un’amica indossa i soliti occhiali da vista e, mentre passeggiate, ti accorgi che le sue lenti sono diventate scure. Nessuna magia, si tratta di scienza. Esiste una speciale tecnologia che consente a diversi materiali di schiarirsi o scurirsi automaticamente in risposta alle diverse condizioni di luce: basti pensare alle finestre intelligenti che si adattano alle radiazioni ultraviolette, ai filati fotosensibili che cambiano colore al sole e ai display dei dispositivi elettronici che aumentano la luminosità all’aperto per risultare più leggibili.

Protagonisti di molti settori, i materiali fotocromatici hanno rivoluzionato anche il settore ottico grazie a lenti che forniscono agli occhi il giusto livello di protezione quando necessario ed eliminano la necessità di avere degli occhiali da sole e da vista separati, perché offrono un prodotto “tutto in uno”.


Come funzionano le lenti fotocromatiche

«Le lenti fotocromatiche contengono particolari molecole che cambiano struttura quando incontrano le radiazioni ultraviolette», spiega il professor Michele Vetrugno, medico chirurgo specializzato in Oftalmologia e direttore del Centro oculistico Ocuservice di Bari.

Il risultato è un processo chimico reversibile che rende le lenti trasparenti di notte o all’interno degli edifici, mentre ne provoca lo scurimento all’aperto, durante le ore diurne.

«Questa colorazione, che avviene rapidamente e si verifica nell’arco di pochi secondi, trasforma le lenti fotocromatiche in occhiali da sole di categoria 3, ideali per l’uso in condizioni di luce solare da media a forte, perché assicurano un’alta protezione».

Basti pensare che sono idonei anche dopo gli interventi di cataratta, quando ai pazienti viene raccomandato di proteggersi adeguatamente dal sole.


Quali sono i vantaggi delle lenti fotocromatiche 

Le lenti fotocromatiche rappresentano una soluzione innovativa per chi desidera una protezione efficace contro i raggi UV, ma al tempo stesso vuole mantenere una visione nitida in ogni situazione.

«Tra l’altro, la tecnologia fotocromatica può essere applicata a tutti gli occhiali, compresi quelli progressivi: significa che con le stesse lenti si può correggere il proprio difetto visivo, vedere da vicino, vedere da lontano e proteggersi dal sole», assicura il professor Vetrugno.

Rispetto agli occhiali tradizionali, poi, le lenti fotocromatiche possono assumere anche gradazioni intermedie: «Questo offre il giusto comfort soprattutto negli ambienti ibridi, come l’abitacolo dell’auto, dove occorre una certa protezione dalla luce solare, ma senza eccessi, specie nelle giornate nuvolose quando un normale occhiale da sole potrebbe risultare troppo privativo per la capacità visiva».

In aggiunta, a differenza delle lenti tradizionali, quelle fotocromatiche garantiscono un’ottima sensibilità al contrasto, fondamentale nel riconoscimento delle immagini e degli oggetti in condizioni di visibilità intermedia.

«Come se non bastasse, proteggono anche dalla luce blu dei dispositivi elettronici e soddisfano il lato più “vanitoso”, perché sono disponibili in tutte le colorazioni e addirittura con effetto specchio, proprio come gli occhiali da sole», aggiunge l’esperto.

Quali sono gli svantaggi delle lenti fotocromatiche 

Un possibile svantaggio potrebbe presentarsi quando si è alla guida, perché i moderni parabrezza delle auto sono già dotati di una protezione dai raggi ultravioletti: questo impedisce di attivare a dovere il meccanismo fotocromatico delle lenti, per cui non viene sempre soddisfatto chi ama guidare con gli occhiali da sole.

«Chi viaggia molto, magari per lavoro, può ovviare al problema tenendo in auto un paio di occhiali da sole tradizionali», suggerisce l’esperto. «Le lenti fotocromatiche non sono adatte neppure per i pazienti affetti da alcune patologie oculari, come la maculopatia senile o il glaucoma, dove gli occhi devono sempre essere protetti e vanno evitate anche le situazioni ibride dovute a una luminosità imperfetta».

Come scegliere le lenti fotocromatiche 

Ovviamente, una lente non vale l’altra. È fondamentale affidarsi a marchi di comprovata esperienza nel settore, assicurandosi che sia presente la marchiatura CE ed evitando prodotti a basso costo di origine incerta. Serve una particolare manutenzione?

«No, però bisogna usare gli appositi panni in microfibra per rimuovere gli aloni oppure dell’acqua con sapone neutro, evitando salviette umidificate, gel alcolici e altri prodotti aggressivi che possono compromettere il meccanismo fotocromatico», conclude il professor Vetrugno.

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