L’area dem che fa riferimento alla segretaria Elly Schlein serra le file a Napoli in vista delle regione: no al terzo mandato Governatore Vincenzo De Luca, a prescindere dalla sentenza della Corte Costituzionale che dovrebbe pronunciarsi in primavera. Il modello dell’alleanza è il Campo di largo che governa a Napoli con il sindaco Gaetano Manfredi.
“L’ho detto alla direzione provinciale di Napoli e lo ribadisco oggi: la posizione del Pd sul terzo mandato dei presidenti di Regione rimarrà quella del no, a prescindere dal pronunciamento della Corte Costituzionale. E’ una posizione generale, non è contro un presidente, come non è stata contro i sindaci che avrebbero avuto l’ambizione di fare un terzo mandato”. Così il senatore Antonio Misiani, responsabile Economia e Finanze del Pd e commissario del Pd della Campania intervenendo al convegno ‘Lavoro e sviluppo: il sud che costruisce il futuro’, organizzato a Napoli dall’europarlamentare Pd Sandro Ruotolo.
Misiani traccia anche il perimetro dell’alleanza: un Pd unito “con le forze democratiche e progressiste del civismo e della politica deve essere la nostra ossessione, la stella polare senza veti, senza pregiudizi, senza preclusioni. Questo è un tempo che vale per tutte le forze che con noi vogliono costruire un progetto di governo di questa Regione”.
Il modello di riferimento, secondo Misiani, è la coalizione politica e civica che governa il Comune di Napoli, che ha il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, forze civiche, i riformisti e i centri che hanno condiviso un progetto di governo del capoluogo.
Misiani non boccia in toto il lavoro di De Luca sulla sanità, le infrastrutture, i trasporti, l’ambiente in una Regione “incredibilmente difficile in cui sono state fatte tante cose buone e altre meno”. “Dobbiamo insieme nelle prossime settimane – dice Misiani – ascoltare le forze economiche e sociali di questa Regione e i cittadini per capire cosa ha funzionato e soprattutto cosa non ha funzionato e abbiamo il dovere di migliorare, partendo però da quel lavoro, da quella esperienza che noi abbiamo il dovere di non disperdere, ma di migliorare”.
Per Misiani “si voterà ragionevolmente dopo l’estate e contano le iniziative in cui parliamo in questo territorio con le forze economiche e sociali sul lavoro, la sanità, lo sviluppo e il trasporto. Io credo che solo così potremmo costruire una prospettiva credibile nelle elezioni regionali, che saranno una cartina di tornasole”.
Anche Marco Sarracino affronta il nodo alleanza: “Bisogna lavorare non guardando al passato, che ormai è passato, ma a cose concrete e reali in questo territorio. Non facciamoci trascinare in polemiche inutili”.
Il parlamentare e responsabile Sud per il Pd, intervenendo al convegno di Ruotolo, osserva che “la destra oggi è immobile, aspetta solo di capire se noi ci dividiamo, sanno che se ci dividiamo la partita per loro può essere aperta. Se non saremo divisi invece sanno che non hanno chance perché non sono davvero presenti con i cittadini come fanno i nostri esponenti in Campania. Il tema per noi è arrivare al governo della Regione vincendo ma anche cambiando. Con un progetto di cambiamento reale e con una alleanza, come siamo riusciti a fare a Napoli dal Pd alla Sinistra al M5S, al Terzo Polo”.