Con la vittoria di Caserta, l’Avellino è rimasta in scia del Cerignola (uscito vincitore, domenica, nell’impegno del “Viviani” contro il Sorrento) ma lo ha fatto senza l’apporto, quantomeno sul tabellino, dei due uomini più attesi: Facundo Lescano e Cosimo Patierno.
Le heatmap di Patierno e Lescano: problemi di occupazione?
Il capocannoniere del Girone C e il migliore marcatore dell’Avellino sembrerebbero faticare nel completarsi a vicenda, forse anche a causa delle abitudini di posizionamento in campo. I loro gol, da quando sono insieme, sono arrivati senza la presenza di uno, o dell’altro, sul rettangolo di gioco. Un monito, forse, delle difficoltà ad occupare zone complementari.
Sotto questo punto di vista, le heatmap stagionali dei calciatori, e dei loro compagni di reparto, potrebbero dare un’idea di ciò di cui si parla.
Lescano a Trapani: il confronto tra Patierno e Fall
Durante la parentesi stagionale al Trapani, Lescano, nonostante alcune volte il modulo presentasse gli esterni, ha giocato spesso in compagnia di un’altra punta. Il compagno di reparto più frequente, quando la squadra granata è scesa in campo con le due punte, è stato Maguette Fall. L’attaccante senegalese, tuttavia, presenta caratteristiche diverse rispetto a Cosimo Patierno. Fall è una seconda punta che tende a svariare in campo, in grado di occupare zone esterne e lasciare spazio in area all’attaccante argentino, la cui presenza in quella zona è assidua. Osservando l’heatmap di Patierno (nell’immagine sopra), invece, quello che si nota è che l’attaccante, oltre ad essere un legante per il gioco, è molto presente nelle zone centrali e agisce da punta vera. Un po’ come Lescano. Lo stesso che, ha timbrato il cartellino con l’Avellino (due volte, nel match con la Turris) agendo da centravanti vero.
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I compagni di reparto di Patierno e l’utilità di D’Ausilio
Questo discorso è attuabile anche con Patierno. L’attaccante, prima dell’arrivo di Lescano, aveva condiviso il campo con giocatori con quelle caratteristiche e aveva piena libertà di presidiare in area di rigore per pungere, oltre alla sua solita funzione, fondamentale, in costruzione e nel far salire la squadra. Gori e Redan erano spaziatori, si muovevano maggiormente in zone non centrali, andando a compensare la posizione di Patierno. Un altro elemento importante, sotto questo punto di vista, è il ruolo del trequartista. Con la presenza di Panico, negli ultimi match, la parte interna di campo sembrava più affollata del solito. Il ritorno a pieno regime di Michele D’Ausilio, dunque, potrà essere un fattore determinante. All’attaccante di Rozzano piace svariare e non dare punti di riferimento, da vero jolly, e questo potrebbe dare più spazio a Patierno e Lescano.
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Meccanismi che ingranano: la gara di Caserta
Nonostante ciò, si può notare che, nell’ultima partita, ci siano stati dei netti miglioramenti su quest’aspetto. Patierno, nel match di Caserta, ha lasciato più spazio in area all’argentino (che ha avuto anche l’occasione di segnare) alternando la propria posizione: a volte più larga, altre sulla trequarti e, ancora, agendo da costruttore spalle alla porta. Un segnale di come, con il passare degli incontri, si stia cercando di trovare una quadra a questo duo. Una coppia che, nelle proprie corde, ha la capacità di poter far sognare i tifosi biancoverdi.
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La voglia di far bene: una delle cure
Quella che è certa, in un certo senso, è la voglia di far bene di entrambi. Il neo arrivato e il veterano sono consapevoli di quello che possono dare a questa squadra, lo stesso Biancolino sa che i due saranno fondamentali nella corsa alla promozione. È proprio per questo motivo che, nonostante i problemi dovuti anche all’ambientamento, bisognerà insistere sul loro fiuto del gol e la loro voglia di diventare parte della storia ultra-centenaria dell’U.S. Avellino.