Scuole più sicure e no al ddl sicurezza, scendono in piazza gli studenti irpini ma “non arriva l’autorizzazione al percorso richiesto”. L’amarezza: così si limita la nostra libertà

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Scendono in piazza gli studenti irpini, decisi a far sentire la loro voce. Non nascondono la loro amarezza “In seguito al rifiuto della Digos di Avellino – si legge nella nota dell’Unione studenti, del Collettivo studentesco e dei Giovani Comunisti -di autorizzare il percorso richiesto per il corteo del 28 Febbraio, come studenti e studentesse chiediamo che la nostra voce venga ascoltata. La decisione di negare il percorso iniziale che avevamo previsto, senza fornire una motivazione adeguata, mette in discussione i principi di democrazia e libertà di manifestare evidenziando la volontà da parte delle Forze dell’Ordine di censurare e nascondere il dissenso cittadino e studentesco e costringendo ad una riduzione significativa del percorso di manifestazione, che seguirà da Piazza San Ciro per Viale Italia, corso V.E. e infine Piazza Libertà. Questo atto rappresenta una restrizione ingiustificata del diritto di protesta e una limitazione delle libertà fondamentali dei cittadini, privandoli della possibilità di esprimere le proprie opinioni in modo pubblico e visibile e di protestare; mettendo in secondo piano le loro speranze per un futuro migliore delle istituzioni scolastiche. Attraversare le strade della nostra città non è solo un diritto, ma è l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere le istituzioni a intraprendere azioni concrete. La pressione sociale che nasce dalla partecipazione alle manifestazioni è uno dei principali strumenti di promozione del cambiamento e reprimerlo significa incrementare l’indifferenza e vietare la libertà dei cittadini.
Chiediamo quindi, ancora una volta, che le nostre istanze vengano ascoltate e che, in futuro, i percorsi vengano accettati, laddove non si riscontrino reali rischi per l’ordine pubblico”

Ecco perchè il 28 febbraio protesteranno per chiedere una scuola che tuteli i diritti di tutti gli studenti, come si legge nel manifesto che accompagna l’annuncio della manifestazione. Dalla richiesta di scuole più sicuro al supporto psicologico fino alla protesta contro il ddl sicurezza che limita la possibilità di manifestare. E’ l’Uds a spiegare le ragioni della protesta:

SCUOLE SICURE, TRASPORTI PUBBLICI GARANTITI!
Le nostre scuole cadono a pezzi, i trasporti sono insufficienti, ma i fondi vengono dirottati verso spese per la guerra e istituti privati! Non accettiamo di studiare in edifici fatiscenti o di doverci spostare con mezzi pubblici inadeguati. Pretendiamo investimenti reali per scuole sicure e trasporti pubblici efficienti per tuttɜ!
SUPPORTO PSICOLOGICO PER TUTTɜ!
Viviamo un sistema scolastico che ci stressa, ci mette pressione e ignora il nostro benessere mentale. Il supporto psicologico deve essere garantito in tutte le scuole, accessibile gratuitamente e senza lunghe attese. Basta ignorare la nostra salute mentale!
NO DDL 1660!
Non accettiamo che la repressione diventi la norma! Il DDL 1660 criminalizza il dissenso e le lotte studentesche, trasformando le scuole e le università in spazi di sorveglianza e controllo. Lottiamo per il nostro diritto a manifestare, per un’istruzione che ci formi come cittadinɜ consapevoli e non come automi obbedienti!
NO ALLA RIFORMA VALDITARA!
Questa riforma vuole trasformare la scuola in un’azienda, subordinata alle logiche del mercato e al profitto. Più PCTO obbligatori, più ingerenza delle aziende, meno istruzione vera! Vogliamo una scuola che ci formi come persone libere, non come manodopera a basso costo!
NO AL NUOVO DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO!
Tagliano le scuole, accorpano gli istituti, aumentano il numero di studentɜ per classe e riducono il personale scolastico. Così distruggono il diritto allo studio e penalizzano chi vive nelle periferie e nelle province! Non accettiamo che la scuola pubblica venga smantellata in nome del risparmio!
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