“Non ci hanno consentito di votare la Commissione per la sicurezza in città dopo ore di dibattito. Un vergognoso atto di ostruzionismo amministrativo e mancato rispetto delle più elementari regole”: queste le parole del capogruppo Pd Luca Cipriano al termine della lunga seduta del consiglio comunale. Era iniziata alle 16:30 di oggi pomeriggio e si è conclusa con l’intervento della digos a serata inoltrata. Gli agenti sono intervenuti tra i banchi della minoranza, per cercare di riportare la calma dopo che la maggioranza aveva fatto saltare il numero legale e impedendo quindi di votare la proposta dell’opposizione.
“E’ uno scandalo. Al prefetto riporteremo anche questa”. Non poteva finire peggio un consiglio comunale iniziato con le migliori intenzioni (era un monotematico sulla sicurezza) e che aveva registrato anche gli interventi di quattro deputati, tra i quali anche il componente della commissione parlamentare antimafia Michele Gubitosa. Ma al momento di votare la proposta della minoranza di istituire una commissione consiliare speciale è scoppiato il finimondo. La sindaca Laura Nargi ha iniziato a spiegare la necessità di un preventivo approfondimento della questione e di rinviare la decisione, ma dai banchi del campolargo di centrosinistra si è alzato un boato di protesta: hanno chiesto di mettere comunque ai voti la proposta, ma sentito anche il parere del segretario generale del Comune Maria Luisa Dovetto, il presidente dell’Assise Ugo Maggio ha negato questa possibilità. I consiglieri di opposizione hanno fatto notare che nel frattempo erano scomparsi dai loro banchi quasi tutti i consiglieri di maggioranza. Il numero legale è venuto meno: tutti a casa.
LE PRIME CREPE DURANTE GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA
Dopo i primi interventi in apertura di seduta dei parlamentari, si era entrati nel vivo con la discussione sulla proposta delle minoranze di istituire la commissione speciale. Sono stati in particolare i consiglieri di Siamo Avellino Luigi Mattiello e Olimpia Rusolo, a palesare le prime ritrosie sulla proposta: pur convenendo sulla bontà, in linea di principio della questione, hanno obiettato la scarsa chiarezza degli obiettivi e soprattutto dei compiti che dovrebbe avere la Commissione, con il rischio che si possa sovrapporre alle funzioni già svolte dal comitato per l’ordine e la sicurezza e più in generale con i compiti delle forze dell’ordine.
MATTIELLO (SIAMO AVELLINO) A GENGARO (PD): “ECCESSIVO PROPORRE UN COORDINAMENTO TRA FORZE DELL’ORDINE E ISTITUTI DI VIGILANZA PRIVATA”
Ecco l’intervento del consigliere Mattiello: “E’ vero che Avellino sta vivendo una situazione particolare dal punto di vista dei fenomeni criminali, ma leggendo la proposta di istituzione della Commissione Speciale, faccio notare una contraddizione: prima si dice che lo scopo è quello di un potere consultivo, propositivo e redigente… ma poi anche che non si occuperà solo di dare indicazioni sulle telecamere della videosorveglianza… Cosa sarà quindi questa Commissione? Un osservatorio permanente? Sarà una commissione interpretata dal regolamento delle altre Commissioni già esistenti? I propositi e i presupposti sono buoni, ma vi invito a chiedervi perché a questo consiglio comunale monotematico sulla criminalità non abbia partecipato né il prefetto, né i lquestore né gli altri rappresentanti locali delle forze dell’ordine. Credo che prima di proporre una commissione del genere vada cercato un parere degli organi preposti… Non interpretate male la volontà della maggioranza: l’argomento è condiviso, ma andrebbe prima fatto questo passaggio preventivo con gli organi preposti. E poi, attraverso quali meccanismi si vuole operare? Ho sentito Gengaro parlare addirittura di un coordinamento tra le forze dell’ordine e gli istituti di vigilanza privata. Credo che si vada oltre a quelli che sono i compiti politico-amministrativi propri di una commissione consiliare. L’impegno alla sensibilizzazione lo può fare anche il singolo consigliere comunale e lo possono portare avanti anche le attuali commissioni consiliari”.
RUSOLO (SIAMO AVELLINO): “PROPOSTA DA MIGLIORARE. SENZA STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE”
La consigliera di Siamo Avellino Olimpia Rusolo: “Abbiamo aumentato la videosorveglianza, affrontando quindi il problema della sicurezza in maniera concreta. Per il resto sono le forze dell’ordine e la Procura ad avere la prerogativa in questo settore. La nostra amministrazione ha sempre mostrato apertura e disponibilità al confronto con tutte le forze politiche. Mai pregiudizi o chiusure, ma sempre volontà di lavorare insieme nell’interesse esclusivo della città. In merito alla proposta di istituire la commissione speciale, ritengo che possa essere lodevole e utile, però è da migliorare, per evitare di incorrere in una sovrapposizione di ruoli e di andare in contrasto con il lavoro che già viene svolto dagli organi competenti. La proposta va valutata senza strumentalizzazioni politiche”.
AMBROSONE (PD): IL CONSIGLIO COMUNALE HA IL PIENO DIRITTO E POTERE DI ISTITUIRE TUTTE LE COMMISSIONI CHE VUOLE, SENZA DOVER CHIEDERE IL PERMESSO A NESSUNO
Una risposta immediata alle perplessità di Mattiello e Rusolo è arrivata dalla consigliera dem Enza Ambrosone: “Non capisco perché fate riferimento alle altre istituzioni e agli altri organi competenti. Sull’istituzione di una commissione speciale l’organo sovrano è il consiglio comunale, che ha il pieno potere di farlo. E non vogliamo sovrapporci alle altre istituzioni e non vogliamo strumentalizzare. Non è una commissione politica, ma dell’Ente, istituzionale, con poteri speciali e che si richiama sempre al regolamento delle commissioni. E’ Speciale in quanto tratta un tema specifico. Ma ripeto, non possiamo far passare l’idea che il consiglio comunale sia subordinato ad un altro livello istituzionale, o che per istituire una commissione serva il permesso di qualche altro organo più o meno competente”.
LA CURIOSITA’ A FINE SEDUTA: CAPPOTTI ABBANDONATI TRA I BANCHI DELLA MAGGIORANZA
Rassicurazioni inutili, visto che alla fine è venuto a mancare il numero legale: tra i banchi della minoranza erano rimasti solo la consigliera Rusolo, il collega di gruppo Carmine D’Alelio e, tornato in Aula solo per chiedere il numero legale, Guido D’Avanzo per il gruppo Davvero. Tra i banchi lasciati vuoti dagli altri consiglieri di maggioranza, più d’uno aveva dimenticato di portarsi via il cappotto: i capi di abbigliamento e gli altri oggetti abbandonati nel corso della precipitosa fuga sono stati recuperati dai dipendenti addetti alla sala consiliare.