E’ festa nel centro città con la sfilata delle Zeze. Corso Vittorio Emanuele è un tripudio di colori e di canti e balli di maschere arrivate da tutta l’Irpinia.
“Ogni anno il Carnevale diventa sempre più intenso: intensa è l’emozione, profondo è il sentimento, grande è la festa, nel ricordo delle origini del Carnevale e delle sue molteplici espressioni”, commenta la sindaca Laura Nargi.
“Siamo felici e orgogliosi di ospitare, qui ad Avellino, i numerosi Carnevali dell’Irpinia. Divertiamoci insieme, senza dimenticare la tradizione e il valore culturale del nostro Carnevale.
Quale messaggio vogliamo trasmettere per il futuro del capoluogo? Può questa gioia proseguire anche oltre il Carnevale?
Il Carnevale – dice – è tutto l’anno. Oggi celebriamo l’apice di un percorso che dura dodici mesi per questi ragazzi, perché dietro questa giornata e questa festa, oltre a una tradizione che si tramanda da generazioni, ci sono impegno, dedizione e tanto entusiasmo nelle prove e nei preparativi.
Il messaggio è chiaro: portiamo i colori e lo spirito di questa giornata con noi tutto l’anno”.
Con la Zeza di Bellizzi c’è Ennio Spartano, storico leader dell’associazione.
“Questo è un rito, come lo ha definito Roberto De Simone quando visitò Bellizzi per la prima volta, nel 1973. Esprime una religiosità e una liturgia che vanno sentite e vissute esclusivamente nelle 48 ore che precedono il Carnevale. Altrimenti, il rischio è che si trasformi in una semplice festa o in uno spettacolo, prendendo così una direzione completamente diversa”, dice Spartano.
Per questo motivo, lo ripetiamo insieme a tutti gli altri gruppi dell’Irpinia, per testimoniare ciò che è stato fatto, ciò che rappresenta il popolo irpino, ciò che la città merita e ciò che noi continuiamo a sostenere con amore, passione, dedizione, linfa vitale e cuore”.
La sindaca annunciato alcune novità per promuovere la Zeza anche al di fuori dei confini nazionali. Sarà presente a Napoli, alla Fiera del Turismo, e ci saranno ulteriori iniziative. Non si è sbilanciata nei dettagli, ma ha parlato di una promozione su scala internazionale.
“A dire la verità, questa ragazza (la sindaca Laura Nargi ndr) – la chiamo così perché io sono ormai grande – vive profondamente questa festa. Si impegna molto.
Ci eravamo già sentiti prima di questo Carnevale, ma per realizzare tante belle iniziative sarebbe stato necessario tornare a Venezia o addirittura andare in luoghi ancora più lontani. Tuttavia, questa è la nostra realtà: non solo la città di Bellizzi, ma anche tutti i gruppi irpini devono fare i conti con lo spopolamento, l’emigrazione e il fenomeno dei giovani che si trasferiscono al Nord per lavorare, senza avere un’attività propria.
Per questa difficoltà, abbiamo rinunciato ad andare a Londra, ma ci siamo ripromessi che, oltre alla fiera di maggio, ci sarà un altro grande evento”.
Si parla anche di iniziative all’estero: “Quando una comunità folcloristica irpina si sposta per un evento importante – che sia l’Expo, la capitale europea della cultura o un’altra manifestazione di rilievo – deve essere rappresentata da un solo gruppo, capace di esprimere l’intero spettacolo: canto, musica, mimica e ballo.
Se invece si inviano solo cinque o sei persone, il risultato è una sfilata di moda senza significato, che non lascia nulla a chi la osserva. Si potrebbe partecipare anche semplicemente con uno stand, ma è fondamentale che sia un unico gruppo a rappresentare l’Irpinia, in modo da lasciare un’impronta autentica e significativa.
L’unità dei Carnevali e la promozione del Carnevale irpino sono aspetti fondamentali. Lo dimostra la giornata di oggi: stiamo mettendo in atto tutto questo”.