Inchiesta Dolce Vita, il Gip di Avellino si riserva sulla proroga delle indagini – Corriere dell’Irpinia

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Il Gip del Tribunale di Avellino,. Giulio Argenio, si è riservato sulla richiesta di proroga delle indagini preliminari nell’ambito del cosiddetto “filone bis” dell’inchiesta Dolce Vita. La Procura di Avellino, di fronte alla complessità di alcuni accertamenti in corso e alla necessità di attendere l’esito di consulenze tecniche cruciali, ha avanzato la richiesta di un ulteriore termine di sei mesi. Le difese degli indagati, alcune delle quali hanno già presentato memorie difensive, si sono opposte fermamente alla proroga.  La decisione del giudice per le indagini preliminari potrebbe arrivare tra qualche giorno.

I reati, come già anticipato nei giorni scorsi sono quelli di falso in atto pubblico commesso da pubblico ufficiale, corruzione nell’esercizio delle funzioni, turbata liberta’ degli incanti e nella scelta del contraente per vicende che non sono ancora note e sono soggette ad indagine.Le difese hanno presentato una memoria, che si potrebbe definire di “opposizione” anche se formalmente non e’ il termine tecnico, ritenuta degna di un contraddittorio da parte del magistrato che deve stabilire se concedere o meno altri sei mesi di indagine ai pm.

Come e’ noto da tempo, quello chiuso a dicembre sarebbe solo un primo filone, quello più importante perché comprende anche la contestazione di associazione per delinquere, mentre invece una parte dell’inchiesta condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino e dell’aliquota di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura di Avellino e coordinata dal Procuratore Aggiunto Francesco Raffaele e dal pm Fabio Massimo Del Mauro sarebbe ancora in corso in attesa dell’esito di consulenze ed esami avviati in questi mesi da parte della Procura. Proprio per questo, anche alla luce delle scadenze rispetto alla prima iscrizione nel registro degli indagati, a partire da ottobre sono scattate una serie di notifiche di richieste di proroga delle indagini preliminari.

A partire da ottobre, in ragione della decorrenza dei termini rispetto alle prime iscrizioni nel registro degli indagati, sono state notificate diverse istanze di proroga delle indagini preliminari. Ora la valutazione di tali richieste è rimessa al vaglio del Gip, che dovrà esprimersi anche in relazione ad altri soggetti indagati, molti dei quali già consapevoli dell’indagine a loro carico o informati attraverso le recenti notifiche giudiziarie.



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