“Sulle politiche sociali sarebbe opportuno l’intervento della magistratura, la politica ha fallito. Siamo per la cultura garantista, ma al cospetto della triste vicenda che investe le politiche sociali ad Avellino, sarebbe opportuno che altri poteri dello Stato intervenissero al fine di verificare come vengono impiegate le risorse erogate dai Comuni e se tutti quelli che compongono il piando di zona sociale ambito A4 provvedono al versamento della quota procapite”. Lo dichiara, in una nota, il candidato alle elezioni regionali di Noi Campani con De Luca, Bruno Aliberti.
“Siamo convinti che ad Avellino il sistema dei servizi sociali sia ingestibile per precise volontà dei sindaci che non hanno il coraggio di mettere mano all’organizzazione dei servizi, e questo avviene da anni con una inspiegabile volontà politica di lasciare indifesi gli invisibili, e la morte dell’anziano a Via Tagliamento di qualche giorno fa lo dimostra”.
“Eppure il commissario Priolo aveva provveduto ad un regolare bando per la nomina del direttore dell’Ambito, attraverso il quale è stato indicato anche il vincitore della selezione, ma per proseguire con le bizzarre vicende non è stato contrattualizzato”.
Il medico di Montoro, quindi, esorta chi di dovere a una vera e propria operazione verità: “Non staremo in silenzio. Se gli irpini e gli avellinesi ci attribuiranno la loro fiducia, affidandoci il mandato della rappresentanza andremo a verificare i costi mensili delle politiche sociali, i servizi erogati, le cooperative utilizzate e i vari collaboratori assunti. Sarà necessario ristabilire la trasparenza, in particolare nel settore delle politiche sociali, che in questi di pandemia abbiamo verificato da vicino l’importanza che esse rivestono”.
Un duro attacco, poi, nei confronti della deputazione locale: “Meraviglia che i consiglieri regionali irpini si siano disinteressati completamente rispetto al blocco delle attività dell’Ambito sociale A4 con la perdita di finanziamenti ed opportunità per i Comuni che lo compongono”.