in bilico la presidenza della Commissione Bilancio – Corriere dell’Irpinia

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La Commissione Bilancio è una delle due commissioni consiliari permanenti che spettano alla minoranza: una commissione di controllo che ha il potere di pungolare l’amministrazione comunale su diversi fronti sensibili. Vista la sua importanza, ad inizio consiliatura una parte della maggioranza cercò di impedire che alla sua presidenza venisse eletto quello che viene considerato il numero pubblico numero uno, e cioé il consigliere comunale del Pd Nicola Giordano, convogliando i propri voti sul nome di un altro esponente della minoranza, Antonio Bellizzi. Quel blitz fallì e creò anche una profonda spaccatura bipartisan, sia all’interno della maggioranza che nel campolargo del centrosinistra (tanto che il consigliere dem Antonio Gengaro si dimise da coordinatore). Ora però c’è l’occasione di “rimettere le cose a posto”, e al lavoro ci sono i più fini strateghi delle forze in campo: sfruttando i cavilli dei regolamenti si può riazzerare tutto e ripartire da capo. Un’accelerata in questo senso è arrivata con la proposta di modifica del regolamento delle commissioni, illustrata nell’ultima conferenza dei capigruppo dalla consigliera di Siamo Avellino Olimpia Rusolo.

L’obiettivo è chiaro: fare fuori dalla presidenza della Commissione Bilancio il consigliere Giordano. E bruciando le tappe intermedie (la proposta di modifica sarebbe dovuta passare al vaglio della Commissione Trasparenza prima di essere approvata in Assise) è stata già messa all’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì prossimo. La modifica farà tornare tutte le commissioni a cinque componenti, e ne faranno parte quattro della maggioranza e uno della minoranza. In pratica si vuole tornare al vecchio regolamento, rimasto in vigore fino all’estate scorsa, quando ad inizio consiliatura venne alzato a sei il numero dei componenti di due commissioni: la quarta (Lavori Pubblici) e la Settima (Istruzione), con un rapporto di forza tra maggioranza e opposizione che era di 4 a 2 nelle due commissioni a sei componenti, e di 3 a 2 in quelle a cinque componenti: una modifica voluta in un momento in cui la maggioranza Nargi era più che bulgara: oltre ai 20 consiglieri della coalizione nargi-festiana c’erano infatti anche i 4 consiglieri eletti con la coalizione del Patto Civico. Ma ora che la rottura tra le due coalizioni è consumata (vedi anche il recente ‘niet’ all’edizione 2025 di Bimbo Days), la maggioranza vuole cogliere l’occasione per prendere due piccioni con un a fava: depotenziare ulteriormente il peso del Patto Civico ed eleggere un nuovo presidente alla Commissione Bilancio. Per contrastare questa operazione l’opposizione dovrebbe serrare i ranghi, e non solo coinvolgendo i 4 consiglieri del Patto Civico (cosa non scontata), ma ritrovando l’unità di quel campolargo che si è frantumato in un batter di ciglia subito dopo le elezioni amministrative.



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