Rugby, irpine verso la ripartenza. Avellino, dopo diciotto anni Roca pronto a lasciare la presidenza – IL CIRIACO

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da destra verso sinistra il presidente Roca e il vice-presidente Somma dell’Avellino Rugby

Lentamente e timidamente anche il rugby prova a ritrovare la normalità, quella normalità bruscamente negata alla fine dello scorso marzo dall’esplosione della pandemia da covid-19 in Italia. In anticipo rispetto alle altre federazioni sportive, come si ricorderà, il massimo organismo della palla ovale nazionale dispose l’immediata chiusura dei campionati e l’invalidamento dei risultati conseguiti, con la mancata assegnazione dello scudetto ed il blocco del meccanismo di promozione e retrocessione nelle varie categorie. Una stagione a dire poco anomala, insomma, che tutta la comunità rugbistica vorrebbe lasciarsi il prima possibile alle spalle. Per farlo sarà necessaria però ancora un po’ di pazienza, perché la battaglia al coronavirus non è ancora vinta e chiunque sa che la disciplina ovale fa del contatto fisico e degli assembramenti sul rettangolo di gioco delle peculiarità imprescindibili.

Per tutti questi motivi l’organizzazione della stagione 2020/2021, anche in Campania, procede a rilento rispetto agli standard. Per la prima volta dopo anni, infatti, la consueta assemblea regionale ordinaria si terrà in autunno – sabato 10 ottobre – e non nei mesi estivi. Cambia anche la sede dell’assise, che si terrà all’aperto presso la Club House dell’Amatori Rugby Torre del Greco a Boscotrecase. Se la situazione pandemica non dovesse invece permettere lo svolgimento in presenza si passerà alla videoconferenza. Circa i temi da trattare, l’ordine del giorno prevederà, tra gli altri, la consueta relazione tecnico-morale finanziaria del presidente Fabrizio Senatore sull’andamento del movimento rugbistico sul territorio, e le comunicazioni inerenti al prossimo campionato, che saranno subordinate alle attese direttive nazionali.

Già espletate entro lo scorso 22 agosto, invece, le operazioni di riaffiliazione dei club (seniores e/o juniores e/o femminile), che hanno visto la riconferma quasi totale dei sodalizi regionali, compresi Avellino e Ariano, e la nascita di nuove realtà, due nel Sannio e una nel Salernitano, che potrebbero andare ad arricchire anche il novero delle partecipanti al torneo campano di serie C seniores. Per i tempi, la formula e la struttura del campionato bisognerà però evidentemente aspettare ancora qualche settimana. È in ogni caso difficile immaginare che la stagione possa partire prima di metà ottobre, se non oltre, mentre per quanto riguarda durata della competizione e modalità di gioco molto dipenderà dall’evoluzione del contagio da covid-19 su scala nazionale e locale. In questo senso e nello scenario peggiore, che naturalmente nessuno si augura, il rugby tradizionale potrebbe addirittura essere rimpiazzato dalla sua variante ‘touch’, meno invasiva in termini di contatto fisico.

In attesa di schiarite sulla stagione, per i club irpini è nel frattempo già cominciata la preparazione agonistica. La ripresa dell’Avellino Rugby ha segnato un importante ricongiungimento, quello con il Santo Spirito. Il teatro ovale del capoluogo ha infatti riaperto i battenti il 4 luglio, a seguito del completamento dei lavori di riqualificazione che avevano tenuto il XV di casa lontano dalla sua tana dallo scorso 27 ottobre. Grazie al neonato impianto d’illuminazione il rettangolo di gioco sulle rive del Fenestrelle potrà ospitare non solo le gare casalinghe degli avellinesi ma anche gli allenamenti. Alla guida tecnica della prima squadra è stato confermato per la terza stagione consecutiva l’ex avanti biancoverde Antonio Mernone, mentre sono attese importanti novità per quanto riguarda l’organigramma. Le due assemblee societarie delle scorse settimane hanno fatto emergere infatti il desiderio del presidente Antonio Roca di un rinnovamento al vertice. “Non è scontato un avvicendamento – spiega il fondatore del sodalizio, giunto al diciottesimo anno di mandato – ma quale che sia il futuro, il forte legame personale con l’Avellino Rugby è inscindibile. Continuerò ad essere il primo sostenitore del club oltre che a lavorare per la sua crescita”. Circa il nome del sostituto Roca non si sbottona. “Teoricamente tutti i dirigenti della vecchia guardia potrebbero essere idonei alla carica”, dice, con la sensazione che il nuovo presidente dei lupi possa essere però un suo diretto familiare. Tutto dovrebbe essere più chiaro dopo il 13 ottobre, data fissata per la terza assemblea stagionale di club.

Anche in casa Ariano si prova a ricominciare a sudare. Sul Tricolle, duramente colpito nella prima fase della pandemia, la priorità in questo momento è la ricerca di spazi adeguati alla ripresa delle attività in sicurezza. “Abbiamo fatto richiesta al Commissario Prefettizio Silvana D’Agostino per la fruizione del Mennea sia per le attività seniores che per quelle juniores – spiega Annachiara Armonico, portavoce del club del presidente Pagliarulo – e siamo in attesa di una risposta”. Confermata l’iscrizione federale, anche quest’anno la prima squadra confluirà nelle fila del IV Circolo dei coach De Vanna e Guerra, rinnovando così per il quinto anno consecutivo il gemellaggio tra i due sodalizi.



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