Coronavirus, Maggio replica a Cipriano: i test del Comune sono gli stessi di ospedale e Regione. O sono attendibili tutti o non lo è nessuno – IL CIRIACO

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«Il messaggio che Luca Cipriano fa passare sull’attendibilità dei test rapidi somministrati dal Comune a Campo Genova è sbagliato. Lo dico da medico dipendente dell’azienda ospedaliera Moscati, oltre che da presidente del consiglio comunale». Ugo Maggio replica all’intervista rilasciata dal capogruppo di Mai Più Luca Cipriano (leggi qui) e spiega: «il consigliere riporta l’esempio di un commerciante, il tabaccaio di Corso Umberto, che, a suo dire tratto in inganno dai “test somministrati da Festa”, prima di risultare negativo al tampone di verifica, avrebbe osservato la quarantena, chiuso la sua attività e mandato nel panico le persone della zona. Cipriano forse non sa di cosa parla. I test rapidi hanno una loro validità limitata all’80%, questo comporta infatti che in caso di ipotetica positività si prosegue con il tampone di verifica definitiva. Stessa prassi che si usa a Campo Genova, all’ospedale «San Giuseppe Moscati» e in Campania ad opera della Regione che, come noto, li sta eseguendo sia nelle case dei cittadini sia ai caselli autostradali per chi rientra nel Nord. Se sono inutili quelli del Comune, chiedo a Cipriano come mai non lo siano anche quelli della Regione. E’ bene però che chi legge comprenda bene: nel caso specifico del tabaccaio, risultato positivo al test, l’Asl gli ha imposto la quarantena in attesa del tampone che, per fortuna, è risultato negativo il che vuol dire che il commerciante non era veicolo di contagio. Ma, come lui stesso ha avuto modo di dichiarare, potrebbe essere uno dei fortunati che venuto in contatto con il virus, non ha sviluppato la malattia forse da asintomatico o paucisintomatico, e che oggi potrebbe avere addirittura sviluppato un’immunità al Covid visto che i test rilevano anticorpi igm, che dicono che se il virus è in corso in quel preciso momento, e igg che invece rappresentano la memoria storica della malattia. Lui potrebbe essere un potenziale guarito dal Coronavirus. In quel caso non ci sarebbe stato alcun errore, né del test tantomeno del tampone. Il condizionale è dovuto sempre quando si è in presenza di un virus nuovo, sconosciuto, su cui la scienza non ha ancora risposte chiare». L’urologo concorda con il sindaco Gianluca Festa, “esiste un modello Avellino”. «In attesa di un vaccino che certo non arriverà domani mattina, l’unica strada da seguire è quella di mappare la popolazione, cercando gli eventuali asintomatici che possono essere pericolosi veicoli del contagio. Ed è questo il modo migliore per affrontare anche l’attuale Fase 2. La gente deve capire che non può allentare i propri comportamenti, purtroppo c’è ancora qualcuno anche ad Avellino che gira senza mascherine o entra nei negozi aperti senza indossarla bene. Quello di Festa è un modello, perchè è stato il primo a comprendere che il tracciamento della popolazione, attraverso i test rapidi, fosse utile. E lo ha messo in pratica. Un modello recepito poi anche da altri. Tutti noi componenti della divisione ospedaliera, ad esempio, ci siamo sottoposti in sede al test rapido, e poi al tampone di verifica. Si può non aver fiducia nel Comune, ma sono gli stessi test che sta utilizzando la Regione».

Il presidente del consiglio poi replica anche ad un’altra accusa arrivata da Cipriano, secondo cui la metà dei kit acquistati dal Comune, sarebbe ancora inutilizzata perchè nessun cittadino spontaneamente ha deciso di recarsi al testing poin di Campo Genova per partecipare allo screening di massa. «Non sto partecipando attivamente alle attività a Campo Genova perchè passo la mia giornata tra ospedale e Comune, ma ci sono gli altri colleghi medici che sono lì ad accogliere persone. Ancora oggi quotidianamente si fanno i test. Quelli che sono ancora chiusi in un cassetto, come dice Cipriano, saranno utilizzati tutti perché tanti cittadini stanno chiedendo si potersi sottoporre a questo screening. Altro che truppe cammellate, i primi che hanno aderito sono stati proprio i commercianti. Tra loro, spontaneamente, anche il tabaccaio portato ad esempio da Cipriano» aggiunge Maggio. All’orizzonte per il presidente dell’assise cittadina una mozione di sfiducia da parte dell’opposizione che lo accusa di gestire in modo non equo i lavori dell’aula. «Aspetto che dalle dichiarazioni stampa si passi ai fatti- conclude- Non appena arriverà alla presidenza, la inserirò al primo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale».

 

 

 



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