“Il Governo è con la comunità di Monteforte. Intervenire sul dissesto idrogeologico è la priorità” – IL CIRIACO

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Briefing di Governo, Prefettura e Comune a Monteforte Irpino. A cinque giorni dall’alluvione che si è abbattuto sul comune irpino provocando danni a case e attività commerciali, il sindaco Costantino Giordano ha incontrato il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, il Prefetto Paola Spena, il consigliere regionale Maurizio Petracca, il comandante dei Vigili del Fuoco Luca Ponticelli per fare il punto della situazione. Si cerca di tornare alla normalità ma soprattutto di mettere in sicurezza il territorio, intervenendo in particolare sul bacino idrografico di Valloncello Oscuro, i cui argini sono stati letteralmente sventrati dalla violenza della pioggia caduta copiosa nel fine settimana, inondando con un fiume di fango e detriti  il centro del paese,  zona Acquolella, zona Portella e località Pastelle.

 

«La macchina dei soccorsi, coordinata dalla Prefettura, ha visto l’impegno perfetto di Vigili del Fuoco e Protezione civile. Grazie a loro oggi possiamo raccontare una storia a lieto fine- commenta Sibilia- non ci sono più sfollati, solo una persona la cui casa resta inagibile, le strade oggi sono percorribili e libere, e questo grazie alla tempestività con cui si è intervenuti. Ora c’è da stimare i danni per intervenire con le somme urgenze». Il sottosegretario assicura la vicinanza del Governo alle comunità colpite dal maltempo: «la mia presenza è la testimonianza della massima attenzione del Governo, pronto a farsi carico di qualsiasi emergenza. Il sindaco si è già attivato, sta raccogliendo i dati per documentare tutti i danni causati dall’alluvione a dimostrazione di una grande collaborazione istituzionale che ha già portato ad un netto miglioramento della situazione». Il caso Monteforte arriverà direttamente all’attenzione del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, in visita domani ad Ariano Irpino. «Dobbiamo capire che il dissesto idrogeologico non è qualcosa di astratto. Ogni incendio che vediamo d’estate, ha conseguenze sui nostri boschi e le nostre montagne che poi, con l’arrivo delle piogge, non riescono più a trattenere l’acqua che arriva a valle. Abbiamo investito tante risorse e il Ministro stesso è in prima linea su queste battaglie. I soldi ci sono, bisogna investirli con gli enti locali nel miglior modo possibile» chiosa Sibilia, non prima di definire un vero e proprio «pugno allo stomaco» la visione della casa della cultura di Monteforte invasa dal fango. «Qui- ricorda il sottosegretario M5S- insieme a tanti cittadini abbiamo svolto incontri importanti, anche con il compianto giudice Imposimato. Sono però certo che, grazie alla grande laboriosità della comunità, e alla sinergia non scontata con le istituzioni, anche questo luogo tornerà prestissimo alla normalità.  Episodi del genere ci dicono che bisogna tenere alta l’attenzione, il campanello d’allarme è suonato e bisogna intervenire sul dissesto idrogeologico».

Fiducioso anche il sindaco Costantino Giordano che ringrazia forze dell’ordine, Vigili del Fuoco e Protezione civile per il lavoro svolto: «siamo in strada ininterrottamente con oltre 40 operai ormai da quattro giorni e il paese sta tornando alla normalità. Ora però bisogna lavorare a creare una vasca di contenimento del vallone, così come progettata dalla Protezione civile». Affrontata l’emergenza resta però il problema di quanti abitano al di sotto dello smottamento. «Ogni volta che ci sarà l’allerta meteo già di livello arancione- spiega il sindaco- dovrò evacuare tutte le famiglie abitano in quelle case, quindi l’emergenza non è finita. Abbiamo fatto diverse segnalazioni alla Procura in generale contro l’abusivismo edilizio, ma il punto è che le persone che vi abitano vanno protette e messe al sicuro comunque. Al contempo stiamo realizzando un sistema di allarme per l’emergenza maltempo in grado di avvisare autorità e istituzioni all’istante, così da mettere subito in moto la macchina dell’emergenza e dei soccorsi ed evitare il peggio». Giordano respinge al mittente le accuse di nuova cementificazione: «il nuovo Puc non prevede cementificazione, è a consumo suolo quasi pari allo zero. Ma è chiaro che, dove possiamo evitare di abbattere edifici vecchi di venti anni per recuperarli e creare housing sociale, lo faremo».

Foto Mario D’Argenio

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