“Chiusure scuole prevedibili, ma stiamo facendo il massimo. Preoccupano i trasporti”: parola a Rosa Grano – IL CIRIACO

0
199


La scuola è ricominciata praticamente ovunque in Campania, ma diversi istituti sono già dovuti correre ai ripari chiudendo interamente o parzialmente a causa dell’emergenza covid. Nelle ultime ore anche in Irpinia sono diversi i casi di scuole che hanno posto i lucchetti ai cancelli o che hanno fatto restare a casa intere classi.

Chiusure che, forse, non ci aspettava a pochi giorni dall’inizio delle lezioni e, soprattutto, dopo tutte le procedure e gli accorgimenti che i singoli istituti scolatici hanno adottato per scongiurare non solo il rischio contagi ma anche un nuovo stop dell’attività didattica.  A fare il punto della situazione sulle scuole in Irpinia è la professoressa Rosa Grano, Provveditore agli Studi.

La scuola è ricominciata in Campania il 24 settembre. Giorno più giorno meno, gli istituti irpini hanno riaperto tutti, ma molti già chiudono. Era prevedibile?
Era prevedibile perché lo era sul piano scientifico. Sicuramente eravamo fiduciosi circa i comportamenti da tenere, forse bisognerebbe stare più attenti, alla fine le regole son sempre quelle: distanziamento, indossare la mascherina, igienizzazione delle mani, restare a casa in caso di sintomi influenzali“.

La seconda ondata del virus ormai è arrivata, quanto può reggere in queste condizioni il sistema scolastico?
E’ una domanda alla quale non saprei rispondere: molto dipende da noi, il sistema regge se si è ossequiosi della norma. Ora ci sono alcune situazioni critiche che stanno affrontando sindaci e Asl, il protocollo per le scuole è stato avviato da tempo, non ci siamo sottratti: alcune scuole hanno addirittura i termo scanner, vengono fornite le mascherine, in alcuni istituti vi sono anche le visiere per i ragazzi. Il problema forte rimane quello dei trasporti, questione sulla quale va fatta qualche altra riflessione perché lì potrebbe non esserci distanziamento. Dopo gli ultimi episodi dobbiamo rivederci, come comitato, e cercare di capire se dobbiamo fare altro, ma ammetto che fare di più è difficile, perché norme e protocolli vengono attuati“.

Un’eventuale nuova serrata generale delle scuole cosa significherebbe?
Significherebbe didattica digitale integrata, per la quale abbiamo già avuto le linee guida. In alcuni istituti secondari di secondo grado già c’è in parte, con tutte le attenzioni del caso: un piano di didattica digitale, regolamento per la privacy“.

A proposito di questo: la scuola irpina è quindi pronta ad un piano B, come didattica a distanza o mista?
Saremo pronti, ad agosto ci sono state date le linee guida dal Ministero per la didattica digitale integrata, questo ovviamente a seconda delle condizioni. Come dicevo nelle scuole secondarie superiori anche senza lockdown in alcuni casi vi è una rotazione di studenti che segue da casa, nel primo ciclo non è così ma si richiede distanziamento. Se ci dovesse essere un nuovo lockdown chiaramente vi sarà didattica digitale per tutti, ma ci auguriamo che ciò non accada. Al momento si sta tenendo il comportamento giusto, quello di controllare via via situazioni le più critiche, con la chiusura di classi o interi istituti per evitare diffusione di un panico generalizzato che in parte già c’è, e non lo nascondiamo. Ma anche la paura va controllata“.



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here