Dai duemila tamponi ai ventimila test sierologici. La Regione Campania interviene in maniera massiccia su Ariano Irpino. I 23 casi negli ultimi tre giorni destano preoccupazione, rappresentano il 50% dei casi campani (47). L’ipotesi di un ritorno alla zona rossa sembra essere definitivamente tramontato ma occorrono contromisure per fronteggiare la diffusione dell’epidemia nella città del tricolle ed evitare l’espansione anche ai comuni limitrofi. L’indagine con test sierologici è stata annunciata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca “In riferimento alla situazione epidemiologica di Ariano Irpino, dove è stato completato un intervento mirato e massiccio di tamponi, dalla prossima settimana prenderà avvio un piano generale nella regione Campania di screening sierologici, che, com’è noto, serviranno a individuare cittadini che hanno avuto in tempi recenti o più lontani, comunque un contagio da Covid”. Piano di screening che arriva con estremo ritardo ad Ariano Irpino tra le più colpite per contagi (199) e decessi (24 sui 54 totali) nei primi due mesi di emergenza. Da qui l’area pilota
“La Regione Campania – ha continuato il presidente Vincenzo De Luca – assumerà l’area di Ariano Irpino come ‘area pilota’ per lo sviluppo di questa indagine, puntando a sottoporre allo screening sierologico tutti gli oltre ventimila cittadini, per arrivare a normalizzare definitivamente l’intera area. Questo consentirà anche di programmare misure straordinarie per il rilancio della zona“.
“È una scelta giusta quella di rendere Ariano area pilota per quanto riguarda lo screening a tappeto della popolazione attraverso i test sierologici”. Afferma il consigliere delegato alle aree interne Francesco Todisco. “Ribadisco ancora una volta – continua – la loro funzione che è quella di scovare non soltanto gli attualmente positivi, anche asintomatici (attraverso i tamponi successivi fatti a chi risulterà sospetto dai test sierologici), ma anche chi è stato contagiato per il passato.
Questi dati sono essenziali per poter ripartire nelle attività civili ed economiche. Ariano diventa il punto più avanzato di controllo e di ripartenza. Continuiamo a lavorare anche perché, assieme a questo monitoraggio, ci sia una specifico piano di rilancio economico della città. In settimana incontrerò il commissario prefettizio e continuerò ad ascoltare le parti sociali. Ariano non chiude ma rilancia e questo è un dato di grande significato.
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