La campagna di Terre des Hommes inDifesa delle bambine

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Fino al 18 ottobre si può fare una donazione tramite il numero solidale 45591, per aiutare le ragazzine vittime di abusi, sfruttamento e discriminazioni

In occasione della Giornata Mondiale delle Bambine, che si celebra l’11 ottobre, Terre des Hommes lancia la nona edizione della campagna “indifesa”. Obiettivo? Accendere i riflettori sulla condizione di bambine e ragazze che sono le maggiori vittime di abusi, sfruttamento e discriminazioni, fin dalla tenera età, promuovendo azioni concrete per assicurare loro un futuro di dignità, in Italia e nel mondo.

Si può contribuire alla campagna tramite il numero solidale 45591, attivo dal 28 settembre al 18 ottobre 2020. Consentirà di raccogliere fondi per la realizzazione di uno spazio di ascolto e supporto alle ragazze e donne vittime di abusi fisici, psicologici ed economici e un percorso di empowerment per ragazze in Italia. Il valore della donazione è di 2 euro per ciascun sms inviato da cellulari WindTre, Tim, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 e 10 euro chiamando da rete fissa Tim, Vodafone, WindTre, Fastweb e Tiscali e di 5 euro chiamando da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile.

Il dossier su bambine e ragazze

L’ultimo dossier della campagna “indifesa” di Terre des Hommes scatta una fotografia allarmante. 

La pandemia di Coronavirus sta avendo conseguenze drammatiche sulle fasce più vulnerabili della popolazione mondiale, in particolare sulle bambine e sulle ragazze. Per loro è aumentato il rischio di essere sottoposte a mutilazioni genitali femminili, matrimoni e gravidanze precoci a causa della chiusura delle scuole e della riduzione dei fondi destinati a porre fine a queste pratiche. Ogni anno sono circa 12 milioni le ragazze sotto i 18 anni costrette a sposarsi, spesso con uomini molto più grandi di loro, ma si teme che in questo clima di insicurezza economica nel prossimo decennio la cifra possa crescere, con un incremento di altri 13 milioni di spose bambine. Inoltre, ai 68 milioni di bambine che da qui al 2030 si stima verranno sottoposte a mutilazioni genitali, se ne potrebbero sommare 2 milioni in più.

Per di più, le misure di contenimento della pandemia hanno dato una brusca frenata all’accesso all’istruzione tout court, impedendo a circa 743 milioni di bambine e ragazze di andare a scuola a causa del lockdown.

L’impegno di Terre des Hommes

Nel corso degli anni, la Fondazione Terre des Hommes si è impegnata per tutelare e cambiare la vita di centinaia di migliaia di bambine e ragazze di tutto il mondo tramite progetti in Italia, Bangladesh, Costa d’Avorio, Ecuador, Giordania, India, Iraq, Mozambico, Nicaragua e Perù.

«Ogni anno dobbiamo a fare i conti con bilanci drammatici che ci raccontano di abusi, violenze, sfruttamento e maltrattamento a danno di minori provenienti da ogni parte del mondo, Italia compresa. La maggior parte di queste piccole vittime sono bambine», dichiara Donatella Vergari, presidente di Terre des Hommes. «Purtroppo, ci sono ancora tanti fenomeni sommersi che coinvolgono e segnano per sempre un numero sempre maggiore di bambine e ragazze. Stupri, matrimoni precoci, lavoro minorile, tratta di giovani ragazze, mutilazioni genitali e gravidanze non volute sono fenomeni all’ordine del giorno che rappresentano una violazione dei diritti fondamentali della persona e devono essere eliminati una volta per tutte. Terre des Hommes, con la Campagna indifesa, è da sempre in prima linea per cercare di proteggere, tutelare e garantire un futuro migliore a tutte queste bambine, ma è indispensabile l’impegno di tutti, in particolare delle istituzioni pubbliche».

8 ottobre 2020




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