Avellino – L’inquinamento atmosferico e il continuo aumento di polveri sottili fanno suonare il campanello d’allarme. Avellino è già arrivata a 53 sforamenti del limite di Pm10 staccando il tetto massimo annuale di 35. Ma l’emergenza inquinamento è pronta ad arrivare in consiglio comunale per una discussione monotematica che partirà dalla modifica del protocollo anti-smog sottoscritto dal Comune di Avellino e dai sindaci dei comuni contermini. E’ questo ciò che è stato stabilito all’unanimità dalla commissione Ambiente, nella mattina di oggi.
«Abbiamo provveduto a stilare una bozza di ordine del giorno che sottoporremo a breve a tutti i nostri gruppi in modo da arrivare in Consiglio Comunale per fare una sessione monotematica sull’ambiente», spiega il presidente Gerardo Melillo. «La discussione in Aula ci offre la possibilità di confrontarci con tutti i gruppi e integrare questa bozza per migliorarla – spiega Melillo. Il nostro lavoro verrà poi consegnato a sindaco e amministrazione, dando loro la forza per poter interagire con tutti i Comuni circostanti».
La bozza che arriverà in Aula conterrà le modifiche da apportare al protocollo anti inquinamento attualmente in vigore. «Ci sarà il tema delle caldaie perché è necessario che anche gli altri Comuni si adeguino ai dettami della Regione Campania, come ha fatto anche Avellino con la certificazione e il censimento degli impianti – spiega Melillo. C’è poi il tema della cura del verde, sollevato dall’Ordine degli Agronomi. Serve sia un censimento del verde che la piantumazione di alberi che riducano l’impatto delle polveri sottili. Bisogna, inoltre, intervenire sul disciplinare che prevedeva il blocco della circolazione, visto che questo argomento si è superato da solo durante il lockdown. La modifica di quel testo, insomma, è sicuramente la parte prioritaria del nostro lavoro e dell’ordine del giorno. Quel disciplinare va integrato non solo per quanto riguarda i roghi agricoli, visto che non tutti si comportano adeguatamente, ma anche con l’inserimento delle caldaie».
Verrà affrontata anche la necessità di installare più centraline di monitoraggio in vari punti della provincia, visto che al momento si trovano solo nel capoluogo. «Anche nell’incontro che abbiamo avuto con gli altri Comuni è emerso questo tema che verrà inserito nella bozza – spiega Melillo. Riteniamo che sia importante anche per gli altri Comuni avere questo tipo di osservatorio. Servono più centraline visto che, morfologicamente, ci troviamo in una valle e di conseguenza tutto quello che avviene nel circondario si riversa nella nostra città». Il lavoro svolto dalla commissione e che approderà in Aula «il prima possibile» rappresenterà secondo Melillo uno spunto importante «per mettere in campo una controffensiva rispetto alle polveri sottili. Nel momento in cui il Consiglio avrà deliberato, spetterà poi al sindaco fare la sua parte». La bozza che stilerà la commissione arriva al termine di un ciclo di incontri in cui sono stati ascoltati anche altri attori coinvolti come gli ordini professionali, ma è emerso il mancato coinvolgimento dell’associazione “Salviamo la Valle del Sabato” che da anni si batte sul tema dell’inquinamento. «Cercheremo una interlocuzione per ricevere anche da parte loro, in forma scritta, eventuali proposte e suggerimenti che sarà mia cura illustrare al Consiglio Comunale – spiega Melillo. Da parte della commissione c’è stato un lavoro importante che è durato un paio di mesi, siamo nella fase finale del nostro impegno e speriamo che possa dare effettivamente una prima risposta a queste tematiche sulle quali non c’è da scherzare, ma serve maggiore incisività».
La commissione Ambiente è arrivata alla conclusione di questo lavoro registrando una forte sinergia tra maggioranza e opposizione, unite dalla consapevolezza che «il disciplinare stilato dal commissario prefettizio con i Comuni contermini va adeguato», spiega Marietta Giordano, consigliere di minoranza. «Quel documento non ha portato agli effetti sperati. Il lavoro delle commissioni si è svolto nel confronto con i rappresentati dei Comuni, con gli agronomi. Oggi ho chiesto anche l’audizione dei comitati della Valle del Sabato. Il tema dell’ambiente è importante e va portato all’attenzione della Giunta e del sindaco, con la speranza che, avendo imbastito un ordine del giorno che possa essere condiviso da maggioranza e opposizione, questa amministrazione recepisca le indicazioni che arrivano dai lavori di una commissione». Oltre ai punti indicati da Melillo, la bozza conterrà una maggiore attenzione anche al tema dei controlli. «E’ necessario verificare che venga rispettato quanto stabilito dal documento – spiega Giordano. Così come serve maggiore precisione nelle indicazioni. Ad esempio finora non c’è stata un’indicazione precisa per quanto riguarda i filtri per le caldaie e le canne fumarie. Il Comune deve essere più preciso. A tutto ciò, poi, devono seguire i controlli da parte delle autorità preposte. A febbraio c’è stata un’ordinanza, poi prorogata fino al 31 agosto, ma di fatto non c’è mai stato nessun tipo di controllo anche perché mancavano quelle indicazioni precise su come muoversi – sottolinea. I cittadini vorrebbero mettersi in regola, ma non sanno come fare, gli stessi installatori non sanno cosa utilizzare».
Se il lavoro della commissione è stato importante, per non vanificarlo serve che «l’amministrazione recepisca realmente le indicazioni che arriveranno, invece di fare come al solito, fingendo di ascoltare per poi mandare tutto all’aria», precisa Giordano, non dimenticando che la vera partita si giocherà sul confronto con i Comuni contermini: «Il tema dell’ambiente e dell’inquinamento che attiene alla salute dei cittadini deve andare oltre ai campanili politici – sottolinea Giordano. È importante che si faccia un lavoro congiunto in modo da poter dare una speranza alla collettività in merito al miglioramento della qualità ambientale».