A confronto con Pietro Ratto, storia e controstoria

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E’ nel sottotitolo scelto per l’incontro “Storia e controstoria” la chiave scelta per il confronto – curato da Roberto De Pascale – con il docente e scrittore Pietro Ratto, in programma il 3 giugno, alle 17, al Carcere Borbonico. Un personaggio controverso e sempre contrcorrente, come testimoniano i numerosi articoli pubblicati su La Stampa e il sito “In-contro/Storia” con l’obiettivo di rileggere, senza condizionamenti ideologici e fedeli ai documenti originali, molte vicende storiche.

Ratto ha vinto il primo “Premio Racconti nella Rete 2008”, per il racconto Scacco matto; il primo “Premio giornalistico Scrivere Oltrepensiero 2009”, per l’articolo L’uomo avvisato[4]; il terzo “Premio Guido Gozzano 2010”, per il racconto La torre tradita; il terzo “Premio Il Giovane Holden” ex aequo, ancora per il racconto La torre tradita[5].

Nell’aprile 2020 Ratto abbandona definitivamente la scuola, dal lui considerata come un sistema diseducativo e massificante e sceglie di portare avanti la sua riflessione su argomenti storici, filosofici e narrativa.

Nel libro “La passeggiata al tramonto“, Ratto racconta la vita e il lavoro di Immanuele Kant con l’intento di rendere la filosofia kantiana accessibile ai neofiti, ma anche di evidenziare elementi inediti, soprattutto in riferimento ad alcuni aspetti della vita quotidiana del filosofo.

Per Arianna Editrice pubblica due libri d’inchiesta sulle grandi famiglie di banchieri più potenti, ricostruendone i collegamenti genealogici e la loro scalata verso il controllo degli equilibri economici, finanziari e politici del mondo: il primo “I Rotschild e gli Altri” nel 2015, citato nell’articolo “Ricchissimi” di Focus Storia[7], il secondo “Rockfeller e Warburg” nel 2019.  Nel saggio storico “La storia dei vincitori e i suoi miti“, l’autore riconsidera in modo critico eventi e stereotipi storiografici relativi agli ultimi mille anni di storia occidentale.

Nel saggio “L’Honda anomala“, Ratto ripercorre alcune tesi sulla strage di Via Fani. In particolare, Ratto approfondisce la questione del ritrovamento casuale da parte di un ispettore della DIGOS, sulla scrivania di un suo sovrintendente, di una lettera anonima, dove viene descritta la presenza di uomini di Gladioulla scena del rapimento di Aldo Moro, finalizzata ad esercitare un ruolo di copertura del lavoro delle BR, alle dipendenze del colonnello del Sismi Guglielmi.

Pensato e scritto prima dell’applicazione dello stato d’emergenza in Italia, in seguito alla pandemia, nell’aprile 2020 pubblica “L’industria della vaccinazione“, saggio sui rapporti fra le grandi industrie farmaceutiche e ricostruzione della storia delle vaccinazioni. Saggio a cui segue nel 2020 “Programma dIstruzione. Scritti sulla Scuola e sull’educazione“, in cui raccoglie saggi, studi e riflessioni sulla scuola stessa, ulla degenerazione dell’istruzione pubblica italiana e sullo studio delle lobby che la gestiscono, tutti già pubblicati per la rete. E’ poi la volta di “Cronache di una pandemia. I primi nove mesi di un incubo“, un resoconto sulla prima fase della pandemia da Covid-19, sulla relativa informazione mediatica e sulle misure adottate dalla politica nazionale e internazionale, a partire dalla confusione originatasi nell’opinione pubblica mondiale.

Nel marzo 2021, nel suo “Lobbying“, l’autore  affronta la storia delle grandi lobbies, descrivendo i meccanismi con cui le multinazionali specializzate riescano a favorire i colossi economico-finanziari che le assoldano. In occasione del ventennale degli attentanti dell’11 settembre pubblica “Da Berlino a Kabul. La lunga scia di sangue dell’11 settembre“, dove analizza gli antefatti storici collegabili all’attentato alle Torri gemelle. Nell’ottobre 2022, per Arianna Editrice, esce “I Rothschild in Italia“, terzo libro sulle famiglie di banchieri, in cui l’autore ripercorre il loro ruolo nella formazione del Regno d’Italia, nel periodo fra il 1821 e il 1861.

Nei suoi romanzi, caratterizzati dalla presenza del personaggio del professor Gelsi, Ratto affronta il tema della scuola ne “La Scuola nel Bosco di Gelsi“, un romanzo-denuncia contro il sistema scolastico oggi. Il quinto romanzo, intitolato “Il Giudice“, è un romanzo thriller/distopico che offre spunti di riflessione ulla tecnologia applicata all’uomo.


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