Un omaggio a Marcello Mastroianni, a cento anni dalla nascita, che si affianca a quello a Luchino Visconti. E’ l’iniziativa promossa dal Comune di Forio d’Ischia in programma il 28 settembre. A raccontare i due protagonisti del panorama cinematografico internazionale il critico Paolo Speranza con Ruben Rigillo e Ila Maltese. Un itinerario, quello di Mastroianni, partito dalla scuola di teatro di Luchino Visconti fino a diventare l’alter ego di Federico Fellini, passando alla storia come il divo italiano più amato del dopoguerra, eclettico interprete di circa 150 film spesso firmati da registi di grande rilievo. Tra i vari registi con cui lavorò Ettore Scola, il regista che l’attore frequentò più assiduamente con otto film tra i quali Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca), La terrazza (1980), Il mondo nuovo, noto anche come La nuit de Varennes (1982), dove impersonò un invecchiato Casanova, Splendor (1989), Che ora è? in felice abbinamento con Massimo Troisi e che firmò Una giornata particolare (1977), toccante incontro d’amore fra una casalinga e un omosessuale ambientato nel giorno della visita di Hitler a Roma nel 1938.
A fare da cornice all’incontro villa Colombaia, oggi museo e fondazione. Era il 1945 che Visconti si innamorò dell’isola tanto da comprarvi una villa circondata da lecci e pini in un luogo lontano dal centro cittadino. Fu un vero e proprio colpo di fulmine per il regista che conosciuto il barone Fassini che deteneva la proprietà della villa, volle strappargliela con forza.
Svuotata, oggi, dei suoi arredi originari venne precedentemente restaurata dall’architetto Giorgio Pes. Dalla forte impronta liberty, il regista diede un aspetto fortemente aristocratico alla sua villa, cercando pezzi d’antiquariato tra Londra e Parigi e sottraendo il pavimento a ville campane che dovevano essere demolite.
Oggi, la Colombaia, è museo e conserva alcune testimonianza delle opere del regista che intrattenne con l’isola, un rapporto davvero intenso.
Nel 2006 la Fondazione La Colombaia, detenne l’Alto patronato permanente dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il suo essere centro di interesse culturale e artistico.