Oh quanti sorrisi ci ha strappato Mike Bongiorno, con il suo garbo d’altri tempi, un umorismo sottile e una dialettica che ha fatto la storia della tv. Con i suoi piacevoli programmi di intrattenimento e le sue gaffe memorabili, è stato un appuntamento quotidiano con il buonumore, una sorta di medicina per l’anima.
Ed ecco che nel centenario della sua nascita, a Milano scatta Mike Bongiorno 1924 – 2024, la prima grande mostra dedicata all’indimenticabile presentatore, icona e protagonista della storia della tv e di quella del nostro Paese. In programma fino al 17 novembre a Palazzo Reale, è curata da Nicolò Bongiorno e Alessandro Nicosia con la consulenza di Daniela Bongiorno.
L’esposizione presenta documenti personali, foto inedite, copioni originali, cimeli artistici e premi, oggetti e ricordi che accomunano più generazioni di estimatori. Si apre con un contributo video in cui Aldo Grasso racconta quello che per lui Mike ha rappresentato nel mondo della televisione. Un viaggio per immergersi nella vita privata e pubblica di Bongiorno, riscoprendo i momenti più significativi della sua straordinaria carriera.
Tra gli sponsor della mostra il Pastificio Rana, orgoglioso di sostenere il tributo al grande protagonista della storia della televisione italiana.
«Mike Bongiorno per me era un amico, un compagno di viaggio. La nostra conoscenza risale alla fine degli anni ’80, ai tempi della Ruota della Fortuna. Mike è senz’altro uno dei pionieri della televisione italiana. Per questo, ammirato dalla sua incredibile esperienza, una volta gli chiesi un parere sul mio ruolo nelle campagne pubblicitarie di cui ero protagonista e la sua risposta mi commosse. Mi disse che non avevo bisogno di consigli, che andavo bene così com’ero, perché il segreto della comunicazione per lui è sempre stato quello di essere autentici e di non recitare, poiché il pubblico apprezza e riconosce la sincerit». A parlare è Giovanni Rana, presidente e fondatore di Pastificio Rana, che ci offre ricordi unici di Mike.
«Condividevamo la passione per la lirica e lo invitavo all’Arena di Verona per godere insieme di spettacoli indimenticabili. Ricordo in particolare una Prima della Carmen, una serata in cui scoppiò un temporale incredibile: all’improvviso ci trovammo insieme a Franco Zeffirelli e Plácido Domingo completamente inzuppati di pioggia, bagnati fino all’osso. Allora trasformammo le tovaglie pulite del ristorante in cui stavamo cenando in camicie e mantelli, stupendo tutti i commensali e facendoci infinite risate.
Mike possedeva un talento straordinario nel far sorridere il mondo con la sua semplicità, con il suo talento umoristico innato, riuscendo a entrare nei cuori di tutti grazie a umanità, genuinità e professionalità di rara grandezza. È stato un vero pilastro della televisione italiana, un esempio di dedizione e passione che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama televisivo. La sua capacità di essere vicino e trasmettere emozioni al pubblico lo ha reso unico e indimenticabile».