A Villanova il rito dell’alzata del giglio tra fede e tradizione

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Si prepara a vivere il rito dell’alzata del Giglio il Comune di Villanova. L’appuntamento è per il 18 agosto, alle 18, in piazza SilanoUn rituale che comincia con la raccolta dell’avena selvatica e con la mietitura del grano, falciato ancora a mano, così da tenerne il gambo ancora lungo e poterlo poi intrecciare, artisticamente, per la realizzazione degli elementi decorativi utili a rivestire il Giglio, ossia un obelisco piramidale che può raggiungere l’altezza di 28 metri. Sono 5 i differenti registri dalle pregevoli decorazioni artistiche e da una cuspide che sormonta il tutto. Una tradizione che culminerà il 27 agosto nell’alzata del giglio. La festa che si ricollega ai riti di ringraziamento per il raccolto rappresenta un’offerta votiva della comunità villanovese a San Giovanni Battista. A contraddistinguere il Giglio di Villanova il coinvolgimento di ragazzi che partecipano a laboratori di lavorazione della paglia. In serata la festa continua sui ritmi dei Molotov

 Intanto, prosegue la battaglia dei comuni legati alle feste del grano, Flumeri, Fontanarosa, Foglianise, Jelsi, Mirabella Eclano, San Marco dei Cavoti e Villanova del Battista, nelle provincie di Avellino, Benevento e Campobasso, per ottenere il riconoscimento Unesco. Oggi rappresentano un’unica “comunità di rete”, nel nome delle comuni tradizioni rituali legate al grano e ai propri santi patroni.

In ciascuno di questi paesi il ciclo del grano viene celebrato attraverso spettacolari macchine festive, traglie, carri e obelischi alti fino a trenta metri, realizzate dai sapienti artigiani locali con chicchi e spighe di grano intrecciate a mano.

I riti del grano si concluderanno il 25 agosto con il trasporto del carrettone di Mirabella e con la tirata del 14 settembre



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