A16, arrecati danni in fondi privati I proprietari querelano Società Autostrade

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Durante i lavori di manutenzione sul tratto autostradale A1 nel territorio comunale di montemiletto sono stati arrecati  danni  ad alcuni fondi agricoli. Una vicenda che vede  protagonisti F.C. e A.C., proprietari di alcuni fondi agricoli siti nel  Comune di Montemiletto (Contrada Macchia Molare) e la società Autostrade per l’Italia s.p.a.
«A partire dal mese di dicembre 2022, la società Autostrade per l’Italia s.p.a. sta eseguendo intensi lavori di manutenzione del tratto autostradale A16, direzione Avellino est – Benevento, già tristemente noto- scrivono i due legali –  per le innumerevoli interruzioni determinate da restringimenti, cantieri privi di un termine finale e sequestri giudiziari.In tale contesto, le ditte incaricate dalla società per il taglio degli alberi posti al confine e per la sistemazione delle reti di recinzione hanno, senza permesso e brutalmente, fatto accesso nei fondi di proprietà dei nostri assistiti, senza badare alle colture ivi insistenti e lasciando dietro di sé una scia di indicibile devastazione, dovuta al transito incontrollato di mezzi pesanti e cingolati diretti al cantiere. Ripetutamente, le maestranze hanno attraversato parte dei fondi, già seminati, con autocarri e pale gommate, rendendo inservibile finanche una piccola strada privata, adoperata dai proprietari per raggiungere i propri appezzamenti.Nondimeno, nei giorni appena trascorsi, uno dei nostri assistiti, giunto sul posto al fine di impedire ulteriori danneggiamenti, è stato vittima di intimidazioni ed ingiurie da parte degli operai incaricati per lo sbancamento dell’area e per la rimozione dei residui del taglio degli alberi, già eseguito in precedenza.

«Per i fatti descritti, i sigg.ri F.C. e A.C. si sono rivolti al nostro studio, per  sporgere spiegano gli avvocati  Bruno e Pennacchio – querela e diffidare la società Autostrade per l’Italia s.p.a. non solo al risarcimento del danno, ma anche all’espletamento di un sopralluogo volto a constatare l’ invasività dell’intervento e valutare eventuali interventi di ripristino dei luoghi. Sopralluogo, quello richiesto, cui ha fatto seguito un atteggiamento di sostanziale indifferenza da parte del colosso pubblico il quale, anche di fronte all’evidenza, ha tentato di ridimensionare l’accaduto, pur senza negare il transito illegittimo dei mezzi pesanti. L’impudenza della società a fronte del danno e della beffa subiti dai singoli proprietari dei fondi e delle colture agricole ivi insistenti (che, ancora una volta, sono state sacrificate a beneficio di interessi puramente economici e materiali), ha determinato lo studio a redigere una nota di precisazioni, a seguito della quale, auspichiamo che la stessa riveda la propria posizione, scongiurando, così, un ulteriore ricorso all’autorità giudiziaria».



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