Ad Avellino letteraria la passione per il Fantacalcio e il difficile percorso di crescita con “Non contatemi” di Giuseppe Maria De Maio

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E’ dedicato a “Il prossimo anno non contatemi” di Giuseppe Maria De Maio, Urbone Publishing, il nuovo appuntamento con la rassegna “Avellino letteraria”, in programma il 5 ottobre, alle 18, a Villa Amendola. A dialogare con l’autore la giornalista Marika Borrelli. A offrire un contributo alla riflessione Marco Staglianò, direttore di Orticalab. La voce narrante sarà quella di Anna Savelli, docente e attrice. L’intermezzo musicale sarà a cura di Luca Roseto. Coordina la giornalista Daniela Apuzza.  Introduce il direttore artistico Annamaria Picillo. Protagonista del romanzo del giovane autore avellinese il fantacalcio con i suoi riti, le sue ansie e la capacità di unire che diventa strumento per raccontare il processo di crescita, la necessità di fare i conti col passato e guardare al futuro, anche a costo di tagliare rami che appaiono ormai secchi. Il fantasy game più amato da giovani e non si fa simbolo del valore dell’amicizia che si cementa attraverso rituali come quelli del gioco ma anche delle scelte che ciascuno di noi è chiamato a fare nella propria vita. Un romanzo che parte da un’esperienza chiaramente autobiografica e strizza l’occhio ai giovanissimi e a chiunque prediliga una narrazione fresca e carica di ironia.

Una scommessa vinta, come sottolinea lo scrittore Mario Baldassare, tra gli ospiti della rassegna “Il successo di Avellino Letteraria trova compimento in una attenta unità d’intenti, mirabilmente curati da Annamaria Picillo. Il salotto letterario unisce sapienza e sapori antichi che con maestria riaffiorano e arricchiscono l’offerta culturale cittadina, ben troppe volte spenta. Ogni appuntamento è un arricchimento umano e sapienziale, senza retorica, ma con tangibili dati di fatto. La presentazione del libro della professoressa Rosetta Maglione, “Le tre vite di Maria D’Avalos”, ne ha dato la completa e tangibile testimonianza. Una discussione, attenta, puntuale, dai toni raffinati e pacati, con umiltà, senza l’orgoglio di ostentare il frutto di lavoro e sacrificio: un colloquio a cuore aperto, che si è rivelato un abbraccio a quanti hanno preso parte alla manifestazione. Nel saluto graditissimo del notaio Pesiri sono affiorati pensieri universali: “bisogna – ha affermato – riappropriarsi dei valori e dei rapporti umani, per fare affiorare con esattezza la cultura umana e morale che c’è nel nostro cuore”. Si auspica che questa Amministrazione Comunale possa rendere i giusti meriti ad Avellino Letteraria, testimoniando la profonda vicinanza e la proficua partecipazione agli eventi calendarizzati”.



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