Valle Ufita – I giochi sono fatti. La Seri Industrial finalizzerà l’accordo per l’acquisizione di Industria Italiana Autobus il prossimo 30 giugno. Ma, ormai, è una operazione per la quale il Mimit ha messo le carte in tavola. E, a proposito di questo, giungono dall’Emilia Romagna, gli echi ed il disappunto per quella che è stata definita “una pura speculazione finanziaria”.
Mentre alla ex Bredamenarini di Bologna, continua lo stato di agitazione, Igor Taruffi, assessore regionale al welfare della giunta Bonaccini, critica la nuova IIA perché “senza progetto industriale condiviso e senza aver avuto un dialogo con i sindacati. E’ una decisione inaccettabile” dice il consigliere regionale Pd.
I Civitillo sono in possesso del 98 per cento del pacchetto azionario, con il restante riservato a Invitalia. Con il potere di intervenire se non dovesse essere rispettato il piano industriale. Quindi vuol dire che, con tutta probabilità anche Karsan, il socio turco, è pronto ad uscire.
Leonardo, intanto, il socio pubblico che ha lasciato il posto al gruppo casertano, ha ribadito che Seri era l’unica “azienda conforme” alle richieste del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Cosa che, ovviamente, non trova d’accordo gli operai di Valle Ufita e i sindacati. E che chiedono al Ministero perché non avesse valutato l’offerta del gruppo Sira.
Intanto Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Fismic Confsal e Uglm, unitamente alle Rsu dello stabilimento, hanno fatto richiesta alla direzione aziendale IIA per una assemblea di un’ora da tenersi il prossimo lunedì, 1 luglio, dalle 9 alle 10. Le tute blu vorranno discutere di due argomenti all’ordine del giorno: innanzitutto del nuovo assetto societario, quindi vorranno confrontarsi su quali iniziative intendono prendere i sindacati.